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Chiude in casa la compagna dopo averla picchiata: resta in carcere il kosovaro

Savona Tribunale

Savona. Resta in carcere Sabah Gasi, il 30enne kosovaro, arrestato martedì pomeriggio dagli agenti della Questura, e che è accusato di sequestro di persona, violazione di domicilio, lesioni personali, omissione di soccorso e maltrattamenti in famiglia. Il giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi, che lo ha interrogato, ha infatti convalidato l’arresto e confermato la misura di custodia cautelare in carcere. Il kosovaro ha risposto alle domande del gip, tentando di giustificarsi e di respingere le accuse di violenza nei confronti della compagna. L’uomo avrebbe detto di averla colpita solo con uno schiaffo: i segni sul corpo della vittima però sembrano confermare che è stata picchiata.

L’arresto di Gasi aveva preso le mosse dalla denuncia della compagna dell’uomo, una cinquantenne savonese. La donna, secondo quanto da lei riferito agli agenti, sarebbe stata picchiata e poi segregata in casa (per più di 14 ore) dal 30enne. I due stavano insieme ma, da qualche tempo, sembra che le cose non andassero più molto bene: liti, discussioni ed incomprensioni che, il giorno di Pasqua, sarebbero sfociate nella violenza.

Sabah Gasi avrebbe colpito più volte la compagna arrivando anche a spegnere una sigaretta sulla sua gamba. Quando finalmente l’uomo è uscito di casa la vittima è scappata e, dopo essersi fatta visitare, accompagnata dalla figlia, in ospedale (prognosi di 20 giorni), è andata in Questura a denunciare tutto. A quel punto i poliziotti, su disposizione del pm Giovanni Battista Ferro hanno arrestato il kosovaro.