Economia

Carbone, acciaio e cereali trainano il porto di Savona. Le crociere salgono del 18,7%

Porto di Savona

Vado L. Luci e ombre per i dati di traffico del Porto di Savona-Vado relativi al primo trimestre dell’anno in corso. I numeri registrati tra gennaio e marzo sottolineano un buon risultato nel settore delle merci varie per quanto riguarda gli acciai (+125%, dato quest’ultimo che lascia intravvedere una ripresa dell’industria nazionale), nonché una positiva e costante crescita del traffico di oli vegetali per biodiesel (+ 89%) e dei cereali (+ 29%). Buona la ripresa del volume di traffico presso il Terminal Alti Fondali per quanto riguarda il carbone (+38%) e performance ancora in crescita per il settore crociere che ha fatto registrare in tre mesi +18,7% nel transito dei passeggeri.

Significativo ma non sorprendente il calo nel comparto degli energetici dove la diminuzione si attesta intorno al 15%, confermando il persistere della crisi generale, accentuata negli ultimi due mesi dal rincaro del prezzo del petrolio. In sostanziale tenuta gli altri settori (cellulosa, forestali, ro-ro). Diminuzione nel traffico container (-24%) correlata alla razionalizzazione degli scali delle compagnie in una fase di accesa competizione tariffaria sulle rotte intramediterranee e dal sud America e evidenziata dal fatto di non risentire della ripresa del mercato nel Far East per il quale su Vado non ci sono linee.

“Seguo con attenzione l’evoluzione di questo comparto – precisa il presidente dell’Autorità portuale Rino Canavese -. Penso che il calo rivesta un carattere di temporaneità dal momento che il terminal sta già lavorando per offrire ai clienti servizi di trasporto e consegna ancora più concorrenziali. Ritengo che questa sia la strada giusta per affrontare le nuove sfide dei mercati partendo anche da una maggiore competitività sul piano della logistica avendo verificato buona quella sul piano delle operazioni portuali”. Discorso a parte merita il comparto dell’ortofrutta, contrassegnato dal segno non positivo (secondo dati ancora provvisori intorno a -5%) spiegato da un ridimensionamento dei traffici dai mercati del Nord Africa conseguente ai conflitti che da mesi stanno investendo i Paesi sulla sponda sud del bacino del Mediterraneo. Calo previsto dal terminal di Vado, Reefer, che aveva già messo in conto un inizio d’anno con meno traffici per lo spostamento di Agrexco sul porto francese di Sete. L’arrivo a Savona, ad inizio 2009, della compagnia israeliana aveva, infatti, una durata biennale.

“Il volume di frutta trattata dal nostro porto sino alla fine di marzo è all’incirca di 206mila tonnellate, cifra che non comprende ancora la ripresa dei traffici per l’importazione delle banane di un cliente importante, tra l’altro già riconfermata dopo un periodo di interruzione. I numeri del comparto- ha spiegato il presidente Canavese- restano comunque molto significativi specialmente se raffrontati con quelli di altri scali mediterranei per analoga tipologia di merce”.