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Badante accusata di aver “raggirato” l’anziana che assisteva: nuova udienza del processo

Palazzo di Giustizia (Tribunale) di Savona

Savona. E’ stata celebrata questa mattina, in Tribunale a Savona, una nuova udienza del processo che vede sul banco degli imputati una donna italiana di 66 anni, M.T., che deve rispondere dell’accusa di circonvenzione d’incapace a danno dell’anziana (M.F. di 95 anni) della quale si prendeva cura come badante a Spotorno. La donna era stata rinviata a giudizio in seguito alla denuncia di alcuni conoscenti della presunta vittima.

Secondo l’accusa la badante, che dal 2004 aveva l’autorizzazione per operare nel conto corrente bancario della donna, avrebbe messo le mani sul denaro dell’anziana e sarebbe anche riuscita a convincerla, nel gennaio 2006, a farsi donare l’appartamento nel quale viveva. Sempre secondo l’ipotesi accusatoria, a quel punto, la badante avrebbe trasferito la donna in una residenza assistita. In dettaglio la donna avrebbe ottenuto dall’anziana una procura per poter agire in banca a suo nome sul conto corrente, si sarebbe fatta intestare l’appartamento di Spotorno dove era andata ad abitare, ospite della sua assistita e infine avrebbe “svuotato” il conto in banca di quest’ultima. Forte di circa 91 mila euro nel 2004, nel 2008 si era ridotto a poco piu’ di mille euro: continui prelievi con assegni e altre forme lo hanno, nel giro di pochi anni, ridotto pressoché a zero.

Questa mattina in aula sono stati sentiti alcuni testimoni. La difesa dell’imputata sostiene invece che non si sia nulla di “sospetto” nella diminuzione dei soldi sul conto corrente (“le uscite sono giustificate dai compensi dati alla badante e dalle spese mediche”). Inoltre i legali della badante hanno spiegato che non fu lei a far trasferire l’anziana in un ricovero ma che venne trasferita lì su consiglio del medico curante. Al termine delle audizioni il processo è stato rinviato.