Savona. La Procura della Reppublica di Savona vuole vedere chiaro sull’episodio, avvenuto la sera del 14 agosto scorso, ad Albenga, in un cantiere della EdilVele di via Milano. Per quel fatto, accusati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, erano finiti in manette ed a giudizio per direttissima in due: un albanese, Saliaj Lavdosh, 45 anni, residente ad Albenga, e un italiano, Daniele Pilot, di 41, albenganese. Lo scorso 25 marzo però i Pilot e Lavdosh, assistiti dall’avvocato Nazareno Siccardi, sono stati assolti da ogni accusa.
Da quanto emerso infatti i due non avrebbero colpito gli agenti che li stavano facendo allontanare dal casolare. Anzi, come avevano denunciato fin da subito in aula, sarebbero loro ad essere stati picchiati dalle forze dell’ordine. Per questo la Procura avrebbe aperto un fascicolo a carico dei tre uomini della Municipale ingauna. Pilot e Lavdosh, durante la prima udienza del processo, avevano fatto verbalizzare di essere stati colpiti dai vigili che li stavano portando fuori dal casolare e avevano mostrato al giudice i segni delle botte ricevute (graffi e leggere contusioni sul petto).
Secondo il racconto delle forze dell’ordine, i carabinieri, i vigili del fuoco e la polizia municipale erano intervenuti per un allarme incendio che poi si rivelò falso. Durante il controllo nel cantiere avevano però scoperto tre persone che, in stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti, bivaccavano irregolarmente in uno dei palazzi in costruzione. A quel punto Saliaj Lavdosh e Daniele Pilot avrebbero iniziato ad inveire contro gli uomini della municipale e a malmenarli, mentre la terza persona, un moldavo, non aveva opposto resistenza (l’uomo infatti era stato solo sanzionato con un semplice verbale amministrativo).
I vigili, che si erano recati tutti al pronto soccorso per farsi medicare, avevano rimediato lesioni giudicate guaribili, per due ispettori (Stefania Sciancamerli e Pietro Sansalone) in sette giorni e, per un agente (Romualdo Caso) in dieci.