Cairo M. Era accusato di aver minacciato e colpito Alessio C., uno dei testimoni dei fatti avvenuti a Bragno che precedettero il delitto di Roberto Siri, l’artigiano edile di Cengio ucciso il 2 febbraio 2008 nel parcheggio dell’ospedale di Cairo dove aveva accompagnato Salvatore Tomaselli, rimaasto gravemente ferito in una delle risse avvenute non lontano dalla discoteca. Questa mattina però Enrico Caruso, 24 anni, di Cairo, è stato assolto per non aver commesso il fatto.
Caruso, difeso dall’avvocato Cristina Poggio, era finito nei guai insieme al fratello Jonny di 25 anni, e a Cristian Loi, di 27, che il 17 febbraio 2009 aveva patteggiato due anni di reclusione con la sospensione della pena e l’immediata scarcerazione. Secondo l’accusa, i fratelli Caruso avrebbero cercato di convincere con modi violenti alcuni dei testimoni di quanto accadde nei pressi della discoteca “B Spider” di Bragno a rendere delle dichiarazioni tali da alleggerire la posizione di Samuel Costa, loro amico, condannato insieme a Arjan Quku, Orges Goxhaj e Ervin Zela in corte d’Appello per il delitto Siri.