Cronaca

Sospette infiltrazioni mafiose: il sindaco scioglie Eco Albenga

Guarnieri Rosalia

Albenga. E’ il nome di Giuseppe Grossi, amministratore unico della Green holding, proprietario del 28% di Eco Albenga, a mettere nei guai l’azienda ingauna per la raccolta dei rifiuti (per il 52% in mano al Comune) cui è stato revocato il contratto per sospette infiltrazioni mafiose.

La decisione è stata presa dalla giunta capitanata da Rosy Guarnieri. L’imprenditore bergamasco Giuseppe Grossi, infatti, un anno fa era stato arrestato a Milano nell’indagine sulla bonifica di Santa Giulia, alla periferia del capoluogo lombardo. Le accuse per lui erano di associazione a dleinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti, appropriazione indebita e riciclaggio in concorso con almeno quattro soci. Grossi, secondo gli inquirenti, avrebbe accumulato fondi neri per oltre 22 milioni di euro.

La decisione di revocare il contratto di Eco Albenga è stato deciso dopo la mancata consegna del certificato antimafia da parte della Green Holding e le segnalazioni da parte della Prefettura.