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Comunali Borgio, Dacquino svela il suo programma: “Voglio un paese vivo per tutti”

Borgio Verezzi. Servizi alle persone, ambiente e territorio, “macchina” comunale ed attività produttive. Sono questi i temi al centro del programma elettorale della lista civica di Renato Dacquino che, questa mattina, ha ufficializzato la sua candidatura nella corsa alla poltrona di primo cittadino di Borgio Verezzi. Il candidato sindaco spiega così la decisione di scendere in campo: “I motivi che mi hanno spinto a candidarmi? Nascono dall’ascolto delle persone. Borgio Verezzi per tutti è un paese tranquillo, bello, ma tutti dicono che è un paese poco vivo, anzi del tutto morto”.

“Il problema – osserva Dacquino – è trasformare il paese da tranquillo e bello a vivo. Noi vogliamo lavorare per far diventare Borgio Verezzi un comune vivo per le persone, per i turisti, oltre che attrattivo”. Sulla filosofia della lista civica il candidato sindaco spiega: “Il messaggio che vogliamo lanciare è ‘uniti insieme per Borgio Verezzi’. L’essenza della nostra proposta è questa: ‘insieme per il paese’, un paese vivo e per tutti”.

Per rafforzare il concetto di “unità”, la lista civica di Dacquino, in occasione delle celebrazioni dell’anniversario dell’Unità d’Italia, lancia un’iniziativa: “Abbiamo messo insieme la festa per i 150 anni dell’Italia e per i 78 di Borgio Verezzi. Questo per far capire che insieme si può vincere e si può lavorare bene”. Per questa ricorrenza a Borgio saranno appesi dei manifesti che celebrano il “doppio compleanno” e che può considerarsi lo “start up” della campagna elettorale di Dacquino e della sua lista.

Sul programma elettorale il candidato spiega: “Il tema più importante sono le persone. Nel programma abbiamo messo quattro grandi punti: servizi alle persone, ambiente e territorio, macchina comunale ed attività produttive. E’ evidente che quando partiamo dalle persone vuole dire che la nostra priorità è ascoltarle, rispettarle e fare cose concrete subito. Quando parliamo di ambiente e territorio significa che dobbiamo proteggerlo, migliorarlo e valorizzarlo, in sintesi: no case a Verezzi e sì ad interventi per migliorare dove serve. Quando parliamo di attività produttive abbiamo le competenze per cambiare realmente l’attrattività turistica di questo paese. La macchina comunale non deve essere criticata: è fatta da professionisti molto seri che dobbiamo aiutare nel lavoro”.

“L’appoggio del Pd alla lista vuole dire che la lista è di centrosinistra? No, la nostra lista è una lista civica – risponde deciso Dacquino – Noi abbiamo una visione di lista civica fatta con le migliori competenze del paese e aperta a tutti i contributi. In questo momento il Pd ha dato il suo sul programma, ma ancora oggi siamo aperti al dialogo con altri partiti. Purtroppo le logiche di partito spesso prevalgono sul bene del paese”.

Infine sull’attuale sindaco Vadora, Renato Dacquino sceglie la linea della diplomazia e del dialogo: “Il nostro giudizio sulla precedente amministrazione è: molto è stato fatto, ma molto resta ancora da fare. Guai alle critiche, sì a sviluppare valori insieme”.

Renato Dacquino è sposato con Olga Spadoni e ha un figlio di nome Piero. Nel suo curriculum vitae vanta varie esperienze come relatore nella formazione a livello nazionale, ad esempio alla Bocconi, e internazionale presso American Graduate School of International Management.