Liguria. Oltre che nel settore della pubblica amministrazione sta aumentando in modo esponenziale il fenomeno dei cattivi pagatori anche fra i privati. Sono infatti sempre più numerose le imprese del settore delle costruzioni costrette a rivolgersi all’avvocato per tentare, attraverso le vie legali, di ottenere il pagamento delle fatture per i lavori eseguiti, a volte senza riuscire ad ottenere il dovuto. Una crescita esponenziale collegata all’aumento di coloro che sfruttano la crisi per non pagare, dilazionare e far soffrire le imprese con estenuanti trattative e richieste, dopo che sono stati eseguiti i lavori e già pagato i materiali ed il personale.
Secondo Cna in alcuni casi quando si tratta di cifre modeste spesso non conviene nemmeno rivolgersi all’avvocato per ottenere il dovuto, magari 1-2 anni dopo con il rischio di questo passo di essere costretti a chiudere le imprese. E sono proprio coloro che usano questi sistemi scorretti a tenere in scacco l’occupazione e ad allungare la fase di sofferenza delle imprese.
“Purtroppo si deve constatare che, in questo momento, i mancati pagamenti rappresentano il principale ostacolo alla stessa sopravvivenza delle imprese in particolare delle costruzioni. Il tessuto locale che opera sul mercato privato è formato da piccole imprese, con 2 massimo 5 addetti; si tratta di aziende che camminano sul filo del rasoio per cui anche piccole commesse non pagate, oggi, possono significare rischio di chiusura. I mancati pagamenti comportano difficoltà nei versamenti degli oneri contrattuali con la conseguenza non poter ottenere il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) e questo mette fuori gioco le imprese sane che non per loro colpa non sono messe in grado di far fronte puntualmente agli impegni verso gli istituti assicurativi e previdenziali” afferma Gianni CArbone, segretario provinciale Cna Savona.
“Il fenomeno è purtroppo presente anche nei confronti di alcune amministrazioni condominiali con conseguente ricorso a contenziosi che danno luogo a ritardi dei tempi di pagamento con grave danno per le imprese e con conseguenze negative per i posti di lavoro. La normativa europea che impone tempi certi per il pagamento dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni verso i fornitori e in fase di recepimento da parte dell’autorità governativa, anche nel mondo delle relazioni fra privati occorre un aumento del senso di responsabilità con comportamenti improntati alla massima serietà” conclude Carbone.