Cronaca

Andora, area demaniale sotto sequestro: Procura lavora in vista del Riesame

Attrezzature sequestrate in spiaggia da guardia costiera, Andora

Savona. La Procura di Savona è al lavoro per produrre la documentazione da consegnare al Tribunale del Riesame che dovrà valutare la richiesta di dissequestro per la vasta area demaniale finita nel mirino degli inquirenti ad Andora. I sigilli erano stati posti sul litorale del Comune rivierasco per un sequestro preventivo, lo scorso 15 febbraio, dalla polizia giudiziaria e dagli uomini delle Capitanerie di porto di Alassio e di Savona.

La porzione di terreno, pari a 7200 metri quadri, è stata oggetto del provvedimento della Procura di Savona, che sta svolgendo indagini sul campeggio e sullo stabilimento balneare. Gli inquirenti contestano il “palese degrado” in cui versa lo stabilimento e la “violazione di norme in materia di demanio”. In particolare, sono ben 14 le infrazione ravvisate dagli investigatori, a partire dalla guardia costiera alassina che ha sollevato il caso. Roulotte abbandonate e scarichi a cielo aperto sono stati trovati sul terreno, il cui perimetro è ora sotto i sigilli della Procura.

Si tratta della zona campeggio e balneare intestata agli eredi dell’ex vicequestore Arrigo Molinari, ucciso a coltellate nel settembre del 2005, proprio in un alloggio della sua “cittadella turistica” ad Andora. Nel registro degli indagati risulta iscritto il figlio dell’ex vicequestore, oggi titolare della struttura. Adesso toccherà al Tribunale del Riesame stabilire se l’area dovrà restare o meno sotto sequestro.