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Alassio, locali di via Robutti: la Zavaroni risponde alle accuse

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Alassio. Considerati gli attacchi strumentali a cui sono stata sottoposta, attacchi che mi sono stati mossi con il solo scopo di tentare di screditarmi anche usando argomentazioni non vere voglio puntualizzare quale è realmente la vicenda dei locali di Via Robutti” Inizia così la replica dell’ex assessore ai servizi sociali Loretta Zavaroni cacciata dall’attuale giunta comunale per essere passata a sostegno della lista di Roberto Avogadro.

La Zavaroni chiarisce così la vicenda, rispondendo all’attacco personale indirizzato dall’ex sindaco Marco Melgrati del Pdl. “In data 5 agosto 2010 si è proceduto, a seguito di pronuncia di sfratto provvisorio disposta nel febbraio 2010, all’accesso con l’ufficiale giudiziario nei locali per immissione nel possesso. Durante l’accesso, oltreché aver preso atto delle gravi condizioni di abbandono, sporcizia, disfacimento, con presenza di mobili e vettovaglie, è stato scoperto che era un locale occupato da un nucleo famigliare con minori extracomunitario, per cui le operazioni di detto rilascio si sono protratte al fine di consentire l’allontanamento di detto nucleo solo in data 7 ottobre 2010”.

“In data 10 novembre 2010 è avvenuta la convalida dello sfratto, ma per il patto di stabilità, per altro poi disatteso clamorosamente dall’amministrazione uscente, non si è potuto operare nessun intervento e le pessime condizioni dei locali di Via Robutti ceduti al Comune non hanno consentito un utilizzo immediato per le finalità sociali per cui sono stati assegnati, necessitando di un intervento di sgombero materiali e bonifica”.

“Comunque con le risorse finanziarie al momento disponibili solo ed esclusivamente dei Servizi Sociali gli uffici si sono attivati provvedendo a sostenere la spesa per l’intervento tecnico di sostituzione serrature esistenti per l’importo di 480 mila euro. A sostenere la spesa per lo sgombero del materiale abbandonato per l’importo di 858 euro. A sostenere l’importo della pulizia delle vetrate per l’importo di 168 euro. Alla rimozione delle insegne a scatolato dell’illuminazione esterna con personale comunale ed è stato richiesto ed effettuato un intervento di derattizzazione”.

“Dopo aver effettuato queste operazioni è stato informata la giunta, al fine di renderla edotta dello stato delle cose e della necessità di consistenti lavori di ristrutturazione e ripristino per poter adibire i locali a quelle finalità sociali e pubbliche rivolte ad anziani e giovani, come previsto”.

“Ma adducendo il motivo del rispetto del patto di stabilità, come detto poi naufragato, e quindi la mancanza di fondi per sostenere le spese necessarie la cosa, nonostante le mie pressioni venne accantonata, mentre purtroppo altre iniziative, sicuramente meno basilari, trovavano finanziamento, come gli 88.534 euro per le manifestazioni pseudo turistiche calendarizzate da Gennaio a Maggio 2011, manifestazioni in gran parte classificabili come propaganda elettorale per l’assessore in carica”.

“Da quanto esposto si evince che le omissioni non sono state certo le mie o dell’Ufficio con il cui ho avuto l’onore è il piacere di collaborare, ma di altri, che hanno preferito dirottare i fondi, incuranti del patto di stabilità verso altre iniziative” conclude la Zavaroni.