Savona. E’ stata depositata in questi giorni la richiesta di giudizio immediato per Gino Messina, il pierre di Borghetto Santo Spirito accusato di violenza sessuale nei confronti di una 28enne ucraina. Il giudice per le indagini preliminari ha già fissato la data della prima udienza: il dibattimento in aula prenderà il via il prossimo 26 ottobre in Tribunale a Savona. Ora la difesa avrà tempo quindici giorni per decidere se avanzare istanze particolari (ad esempio, si potrebbe chiedere il ricorso al patteggiamento o al rito abbreviato).
“Nei prossimi giorni incontrerò il mio assistito – dichiara l’avvocato Franco Vazio – Messina si proclama assolutamente innocente e non riesce a credere che venga dato credito ad un impianto d’accusa che si basa solo sulle dichiarazioni della ragazza. E’ molto determinato a dimostrare come realmente si sono svolti i fatti”.
Fatti che risalgono al primo settembrte scorso nel garage alassino di via Piani Romani di proprietà di “Gino la bomba” – per usare il nome con cui il pierre è conosciuto negli ambienti della movida rivierasca – dove la 28enne racconta di essere stata violentata. Un presunto stupro che sarebbe avvenuto dopo una nottata trascorsa tra i locali della zona. Ad avvalorare la sua tesi vi sarebbero piccoli graffi sul volto di Messina ed ecchimosi sul corpo della ragazza: secondo l’imputato, però, sarebbero semplicemente il frutto di una violenta reazione della 28enne, a seguito del rapporto intimo, causata dai sensi di colpa per aver tradito il proprio fidanzato.
Ora il pierre si trova ai domiciliari. Qui attenderà l’appuntamento del 26 ottobre.