Pietra Ligure. La macchina dei soccorsi è stata ovviamente fondamentale per salvare la vita a Robert Kubica. Dopo le due ore impiegate dai vigili del fuoco nel delicato tentativo di estrarre il pilota di F1 dalla sua auto, l’elisoccorso è partito alla volta del più vicino ospedale in grado di far fronte ad un’emergenza di quella entità: il Santa Corona, con il suo Trauma Center.
“Qui c’era tutto l’occorrente per far atterrare l’elicottero, e un’èquipe invidiabile che ha fatto il suo dovere alla perfezione”, ha detto Roberto Carrozzino, responsabile Struttura Marketing e Comunicazione dell’Asl 2. La preoccupazione per un paziente così grave e per la pressione mediatica dovuta a una presenza “eccellente” hanno messo sotto stress il Trauma Center che, però, si è mostrato per quello che è, ossia un centro all’avanguardia per traumi come quelli riportati da Kubica (oltre alla mano, la grave frattura alla gamba). “La nostra équipe si è mostrata, come sempre, all’altezza della situazione”, conclude Carrozzino.