Savona. “Ancora una volta il Comune di Savona ha perso l’occasione di ricordare tutti i morti che la Seconda Guerra Mondiale nella sua assurdità ha fatto. Savona città medaglia d’oro per la Resistenza, mentre si prepara a festeggiare l’Unità d’Italia, si dimentica che fra il 1943 e il 1947 oltre 300.000 italiani istriani vennero massacrati dai partigiani comunisti di Tito e gettati nelle cavità carsiche delle Foibe, con una sorta di pulizia etnica nei confronti dei tanti italiani residenti in quella Regione”.
Così l’esponente della Lega Nord Andrea Bronda, che ricorda come a Savona risiedono tante famiglie di origine istriana scappate da orrori e trucidazioni, famiglie che si sono ben intregrate nel tessuto sociale ed economico della città.
“Il Comune di Savona poteva per lo meno ricordare queste vittime innocenti di un odio razziale con una giornata cittadina a loro dedicata, come del resto si fa in tante parti d’Italia” conclude Bronda.
