Savona. “Dopo una riunione delle vittime savonesi avvenuta ieri, abbiamo deciso una controffensiva, pensiamo che questa farsa stia durando troppo e che il vescovo questa volta abbia veramente esagerato”. Ad affermarlo è Francesco Zanardi dopo le affermazioni del vescovo Lupi che durante il Te Deum di fine anno parlando di pedofilia aveva sottolineato: “non sempre si è stati sufficientemente tempestivi, ma i reati non sono mai stati coperti”.
“Domenica 9, in occasione della prima visita pastorale ci sarà un sit-in non violento a sorpresa presso la cattedrale. Il sit-in sarà suddiviso in due parti, la prima consiste in un incontro “obbligato” tra il vescovo e i tre rappresentanti delle vittime Zanardi, Pennestri e Nicolick e si svolgerà all’interno della cattedrale. La seconda invece si concluderà all’esterno al termine della messa.Oggi o al massimo domani, scriverò in forma personale e non come associazione, una lettera aperta al vescovo nella quale esprimerò il mio personale disappunto. La decisione di scrivere al prelato in forma personale è dovuta al fatto, che a differenza degli altri portavoce, ho avuto moti contatti col vescovo e non potrà negare ciò che ci siamo detti” prosegue Zanardi.
“Cercheremo ancora, nelle prossime settimane, di realizzare l’incontro con la cittadinanza, saltato causa la revoca della sala rossa. Stiamo cercando un locale adeguato ma riteniamo, soprattutto alla luce delle dichiarazioni natalizie del Vescovo e delle novità sulle indagini, che hanno portato un’altra testimonianza rilevante, che sia molto importante che la gente ascolti le registrazioni in nostro possesso”conclude Zanardi.