Albenga. Sarà allargato anche agli avvocati dello studio Titus l’incontro in programma sabato 8 gennaio, data del rientro in Italia dei genitori e della sorella di Tomaso Bruno, all’ambasciata italiana di Nuova Delhi.
Bruno e l’amica torinese Elisabetta Boncompagni si trovano in carcere a Varanasi dal febbraio scorso, con l’accusa di aver ucciso il compagno di viaggio Francesco Montis, di origini sarde.
“Si tratta di una riunione importante fissata a poche ore dal nostro rientro in Italia, per individuare le migliori strategie difensive in attesa dell’arringa finale del processo in corso al Tribunale di Varanasi”, ha detto Marina Maurizio, la mamma di Tomaso Bruno, che in queste settimane si trova in India per seguire le vicende processuali del figlio.
Oggi intanto i familiari hanno incontrato Tomaso in carcere. Nel corso della visita si è parlato del medico legale, una testimonianza importante perché a detta di Tomaso potrebbe smontare la tesi accusatoria secondo la quale sarebbero stati lui ed Elisabetta ad uccidere l’amico al Buddha Hotel.
“Tomaso è su di morale. Ha voluto ringraziare gli amici per tutte le lettere che gli hanno scritto e che noi gli abbiamo portato. Spera di poterli riabbracciare tra pochi mesi quando questa odissea sarà finita”, ha concluso la madre.
