Savona. L’affidamento del figlio gli era stato tolto dai servizi sociali ma lui non si rassegnava all’idea di restare lontano dal bambino. Per questa ragione quasi ogni giorno si recava nell’ufficio degli assistenti comunali di Vado Ligure per chiedere di far tornare a casa il minore. Presto però il padre in questione, un 35enne di origini salernitane, C.D., ha finito per passare il limite: dalle parole è passato infatti alle minacce.
Vittima delle ire dell’uomo un assistente sociale del comune di Vado Ligure, S.R., colpevole, secondo lui, di non volersi attivare per far riaffidare il figlio al 35enne. Il 18 luglio 2007 così la donna ha dovuto ascoltare urla e minacce, anche di morte, da parte del padre del bimbo. Un “colpo” di testa che gli è costato un rinvio a giudizio per minacce a pubblico ufficiale. L’uomo è stato condannato a dieci mesi di reclusione.
