Cronaca

Diede del metadone all’amico che poi si sentì male: 1 anno ad ecuadoriano

Savona Tribunale

Savona. Era accusato di aver ceduto, nel giugno scorso, ad un suo amico, che poi si era sentito male, del metadone e stamattina, per quell’episodio, è stato giudicato in Tribunale a Savona. Si tratta di un cittadino ecuadoriano di 20 anni, I.D.M.C., tossicodipendente, che è stato condannato ad un anno di reclusione e 3000 euro di multa.

Secondo il quadro accusatorio il 20enne aveva portato a casa sua l’amico e qui gli aveva ceduto lo stupefacente: dopo aver assunto il metadone però il giovane aveva avuto una grave crisi respiratoria ed era stato necessario ricoverarlo in ospedale. L’imputato in aula si è difeso dicendo che non era stato lui a cedere il metadone ma che, mentre lui era appartato con la fidanzata, era stato l’amico a prenderlo di nascosto. Una tesi che sarebbe stata confermata anche dai testimoni (la vittima, la fidanzata e la madre dell’imputato) che, rispetto ad un primo momento, avevano ritrattato le loro parole (in principio la vittima aveva infatti detto di aver ricevuto la sostanza dall’amico).

Il pm Giovanni Battista Ferro, dopo aver sentito le testimonianze, sollecitato dal legale dell’ecuadoriano, l’avvocato Andrea Cechini, aveva anche chiesto che l’accusa mutasse in lesioni colpose ma il giudice Laura De Dominicis non ha accolto la richiesta. Anzi il giudice ha anche chiesto che gli atti venissero trasmessi alla Procura proprio a causa delle “differenze” nei racconti dei teste che potrebbero portare ad un’incriminazione per falsa testimonianza.