Savona. Esprime ottimismo il capogruppo regionale del Partito Democratico, Nino Miceli, e per le amministrative savonesi scommette su una doppietta con percentuali sulla soglia bulgara: “Alle prossime elezioni comunali a Savona trionferà il centrosinistra e Federico Berruti vincerà con una percentuale molto vicina al 70%”. La risposta è diretta a Marco Melgrati, che ha bollato Berruti come “inviso al 70% dei democratici”.
La strategia del Pd è chiara: alleanze allargate e in particolare a Savona una coalizione di centrosinistra che comprende l’Udc, Alleanza per l’Italia, Rifondazione Comunista e SEL. Mentre per quanto riguarda i Comuni di Loano e Alassio una coalizione con incluse liste civiche rappresentative di personalità indipendenti dai partiti e legate alle categorie economiche e sociali, senza chiudere la porta a candidati di sicura area moderata.
Quanto ad Alassio, “ho apprezzato le dichiarazioni di Avogadro – afferma Miceli – soprattutto sui temi importanti, come la necessità di porre un argine alle speculazioni in collina e l’allacciamento al depuratore consortile”. “A Loano – specifica ancora Miceli – il centrodestra non ha ancora indicato un candidato né lo farà, se non la settimana prima della campagna elettorale, perché sono spaccati. Stessa sfasciatura a Spotorno. Ad Alassio, nonostante le uscite di Melgrati, faranno un nome solo dopo gennaio”.
Un visione rosea quella di Miceli su Palazzo Sisto, supportata anche in questo caso dalla mancanza di una presentazione ufficiale del candidato sindaco del centrodestra, sebbene da giorni l’assessore provinciale Livio Bracco, politico savonese di lungo corso, si sia reso disponibile per un suo coinvolgimento nella corsa amministrativa.
Un ritardo che Miceli spiega in questo modo: “Il centrodestra aspetterà anche a Savona fino all’ultimo prima di presentare il candidato sindaco, proprio perché se ciò avvenisse prima, si verificherebbe una vera e propria rottura nel partito”.