Savona. “Con i modelli autoritari non si va da nessuna parte”. In questo modo anche la Cgil di Savona interviene sul referendum di Mirafiori, ribadendo quanto espresso dal segretario generale Susanna Camusso, che ha parlato di “bocciatura del modello autoritario”.
“Quello di ieri è il voto di chi non vuole cedere diritti e non vuole rinunciare ad essere rappresentato da chi vuole lui” commentano i responsabili savonesi della Cgil, dopo il 54% di sì al referendum torinese, sul quale ha influito il voto degli impiegati. Secondo la Cgil, infatti, tra gli operai direttamente interessati alla produzione è prevalso il no.
“Ora ci vogliono regole su democrazia e rappresentanza. E dopo che gli altri hanno firmato un assegno in bianco alla Fiat, sarebbe l’ora che Marchionne spiegasse al paese che cos’è Fabbrica Italia. Per questo il 28 la Cgil sarà con la Fiom” concludono dalla Cgil savonese.