Cronaca

Condanne per 28 anni per spaccio internazionale di coca: 13 anni a Davide Mannarà

Savona Tribunale

Savona. Un totale di 28 anni di reclusione. E’ questa la condanna inflitta, questa mattina, in Tribunale a Savona, al termine del rito abbreviato, dal gup Barbara Romano ai quattro “protagonisti” di una storia di traffico internazionale di stupefacenti. Davide Mannarà, 30 anni, imprenditore, è stato condannato a 13 anni e 4 mesi di reclusione, mentre Luca Nastasi, di 27, originario di Gela ma trasferitosi a Savona, è stato condannato a 6 anni. Infine gli altri due imputati nel procedimento, Salvatore Nocerino, 53 anni, originario di Portici ma residente a Vairano Patenora, e Francesco Caliendo, di 27, originario di Cosenza, sono stati condannati a 4 anni e 8 mesi di reclusione. Inoltre il giudice ha confermato la confisca di tutti i beni che erano stati sequestrati agli imputati (società, immobili, auto e beni del valore di milioni di euro).

I quattro erano stati arrestati nel giugno del 2009, al termine di una complessa indagine, dagli uomini della squadra mobile di Savona. Nell’operazione erano stati sequestrati oltre 5 chilogrammi di cocaina per un valore “commerciale” ben superiore al milione di euro. Secondo il quadro accusatorio, Nocerino, autista di un camion, trasportava le partite di “polvere bianca” dalla Spagna all’Italia su disposizione di Mannarà, che teneva i contatti iberici. Nell’abitazione di quest’ultimo, in via Mignone, gli investigatori avevano rinvenuto una pistola con la matricola abrasa (Beretta calibro 22), che era stata sequestrata.

All’epoca degli arresti erano finiti sotto sequestro anche 4 mila euro, il probabile compenso destinato a Nocerino per il servizio di trasporto. Il camionista era stato bloccato al casello di Varazze. Materiale di confezionamento delle dosi era stato trovato invece in un garage di proprietà di Nastasi. Da questi arresti aveva poi anche preso le mosse l’operazione, condotta da Polizia di Stato e Guardia di Finanza, “Re Mida” che aveva permesso di smantellare un’organizzazione criminale di narcotrafficanti e di sequestrare beni per un valore di circa dieci milioni. Sotto sequestro erano finite società, capitali e aziende in Liguria e Roma. In particolare società che si occupavano di compravendita di oro usato pagando per contanti: “A peso d oro” e “Proposte d’oro”.

I quattro erano stati tutti ammessi al rito abbreviato. Il giudice ha deciso di condannare Mannarà ad una pena più severa rispetto a quella che aveva chiesto il pubblico ministero. L’accusa aveva chiesto infatti 12 anni e 24mila euro di multa per Mannarà, sei anni e 15mila euro di multa per Nastasi e 5 anni, 4 mesi e 12mila euro di multa per Nocerino e Caliendo. Il gup Romano ha poi comunicato che entro 60 giorni depositerà le motivazioni della sentenza.