Cronaca

Carabinieri, bilancio annuale del Comando provinciale: 2.564 reati scoperti, 731 arresti

bilancio cc 2010

Savona. Tempo di bilancio annuale per il Comando provinciale dei carabinieri di Savona. Nel corso dell’anno 2010, sul piano repressivo, l’Arma ha proceduto alle indagini in ordine a 12.226 fattispecie criminose, che vanno dal furto su auto, al danneggiamento, sino all’omicidio, con un tasso di perseguibilità che differisce da una tipologia all’altra. Ha scoperto ben 2.564 reati, denunciandone i 3.424 autori dei quali 731 in stato di arresto.

Non va sottovalutata l’attività dei carabinieri della provincia per quanto attiene i servizi preventivi, con oltre 114.237 persone identificate nel corso di posti di controllo e 72.175 automezzi controllati.

Particolarmente efficace è risultata poi l’attività svolta a seguito dell’introduzione dell’innovativo servizio del carabiniere di quartiere. Anche nel 2010 l’attività svolta dal servizio di carabiniere di quartiere si è rivelata estremamente efficace. Nella città di Savona operano 8 militari prescelti e appositamente addestrati che pattugliano nell’ambito di quattro zone specificatamente individuate e che comprendono il cuore nevralgico della città. L’esecuzione del servizio da parte di un solo carabiniere ha consentito di integrare ottimamente il tradizionale dispositivo di controllo del territorio nelle zone prescelte, aumentando sensibilmente la capacità di recepire ed interpretare le istanze e le necessità della collettività. Molte sono state le manifestazioni di gratitudine espresse da privati cittadini ovvero dagli abitanti di una particolare zona o via della città, in seguito alla risoluzione anche di piccole problematiche da tempo esistenti e che potevano apparire di improbabile risoluzione.

Per quanto riguarda l’attività dei reparti speciali, nel periodo in analisi, i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro hanno effettuato 704 ispezioni ad aziende e cantieri edili, di cui 93 con i comandi dipendenti, denunciando in stato di libertà 90 persone per violazione delle norme sulla tutela sociale.

Sempre nello stesso periodo, i comandi dipendenti hanno controllato le aziende produttive esistenti nella provincia, in cooperazione con il personale del N.I.L., N.O.E. ed il N.A.S., conseguendo significativi risultati

Nel corrente anno sono stati impiegati, per le missioni all’estero, 5 militari del Comando savonese, in supporto alle missioni umanitarie in Kosovo (due militari per 24 mesi), in Afghanistan (due militari per 6 mesi) e nello Yemen (un militare per 2 mesi).

Nel 2010 nel Comando savonese sono stati promossi, per avanzamento ad un grado superiore, 35 militari, di cui 5 al grado di Lgt, 14 marescialli, 6 brigadieri e 10 appuntati. A seguito di ottimi risultati ottenuti nello svolgimento della propria attività sono stati premiati con medaglie ed encomi: due militari nella forza di pace, sei per interventi per rapine, nove per interventi relativi a traffico di stupefacenti, sei per interventi su reati finanziari, uno per soccorso a persona, due per attività del Nucleo Operativo Radiomobile.

“L’obiettivo che ci si prefigge per il prossimo anno – spiegano dal Comando savonese – è costituito prioritariamente nell’ottimizzazione dei servizi preventivi al fine di ridurre il numero dei reati consumati. In secondo luogo, sul piano dell’attività di contrasto nell’ulteriore affinamento delle procedure e delle tecniche di indagine allo scopo di aumentare il tasso di perseguibilità anche nei confronti dei cosiddetti reati minori, ma non per questo meno idonei a formare quel vero e proprio stato d’animo che và sotto il nome di ‘percezione di insicurezza’. In tal senso sono stati sensibilizzati i presidenti di quartiere in Savona e dei sindaci della provincia”.

“Infine – proseguono – dalla prevenzione del disagio minorile realizzata mediante la promozione di frequenti incontri con gli studenti, gli insegnanti e i presidi degli istituti scolastici superiori, al fine di raccogliere segnalazioni meritevoli di attenzione investigativa e far emergere, se esiste, il cosidetto fenomeno del bullismo”.