Savona, indagine Asl2 su giovani: “Conoscono il sesso a 12 anni ma non l’Aids”

Aids

Savona. Ragazzi smaliziati che conoscono il sesso già in tenera età ma ancora poco informati sulle malattie sessuali e in particolar modo sull’Aids. E’ il quadro che emerge da un’indagine condotta dal Sert dell’Asl2 savonese che ha intervistato 373 giovani dell’istituto Alberghiero ed ITIS di Finale Ligure, del Liceo Classico “Chiabrera”, del Liceo Scientifico “O. Grassi”, dell’Istituto Boselli e dell’istituto Mazzini – Da Vinci di Savona.

L’età media dei ragazzi che hanno partecipato all’iniziativa è stata di 16 anni. Dai dati raccolti con il questionario si evince che i giovani iniziano l’attività sessuale molto precocemente; per i maschi l’età minima è 11 anni e per le femmine è 12 anni. Dei 373 ragazzi intervistati hanno già avuto rapporti sessuali in 210 (43,6%): 81 maschi e 129 femmine.

Dall’incontro è emerso che i giovani non avvertono l’AIDS come un problema che li riguarda e tantomeno li preoccupa. Anche le informazioni medico scientifiche sulla malattia, soprattutto quelle sulle modalità di trasmissione e contagio, non sono adeguate. Causa probabile di questo deficit conoscitivo la scarsa informazione trasmessa dalla famiglia, dal mondo scolastico, dai mass media.

“Grazie a questa esperienza ho scoperto molte cose che prima di questa “chiacchierata” ignoravo assolutamente, ho acquisito anche una maggiore responsabilità”. “Molto interessante la vostra partecipazione nelle scuole. Vorrei approfondire queste vostre iniziative con altre iniziative anche fuori dall’edificio scolastico. Abbattiamo i pregiudizi contro l’Aids e l’omosessualità, il razzismo, ecc”. “La conferenza è stata molto stimolante, interessante, comunicativa. Il linguaggio utilizzato è stato semplice ed essenziale. Grazie”. “È stato un incontro molto istruttivo soprattutto grazie al fatto di aver parlato con diversi “rappresentanti” che ci hanno potuto spiegare la malattia sotto: esperienza, studio, convivenza”. Sono alcuni dei commenti dei ragazzi che hanno partecipato all’incontro con il Sert savonese che ha intenzione di proseguire l’opera di educazione e sensibilizzazione nei confronti dei giovani, per prevenire il diffondersi delle malattie sessuali.