Regione. Discussa in Consiglio Regionale l’interrogazione di Gino Garibaldi (Pdl) sul progetto relativo alla centrale di Vado Ligure che potrebbe prevedere l’aumento della produttività ma nel contempo anche la diminuzione del livello di emissioni dell’intera centrale. A cercare di capire le intenzioni e la posizione della Giunta regionale su questa questione ci ha provato l’esponente del Popolo della Libertà Garibaldi che ha voluto rimarcare la forte necessità di un piano di sviluppo industriale in grado di individuare una soluzione che consenta di mettere la parola fine alla tormentata vicenda della centrale di Vado Ligure.
“L’amministrazione regionale è stata poco soddisfacente sia sotto il profilo dell’operatività che delle risposte, evidenziando una forte carenza politica da parte del Presidente della Giunta Burlando che pare su questa vicenda non ci voglia sentire”
Secondo l’esponente del Pdl infatti l’attivazione di questo processo non solo porterebbe benefici sotto il profilo dello sviluppo industriale del territorio ed in termini di occupazione ma prevede anche all’avvio di interventi di bonifica e di miglioramento ambientale. Il consigliere regionale del Pdl inoltre ha voluto rimarcare che sulla soluzione di questa vicenda, in tempi brevi, Burlando aveva fatto delle promesse e dato delle garanzie “garanzie che ad oggi – dice – sono del tutto disattese dall’immobilismo del Presidente della Giunta”
“Non possiamo quindi che prendere atto del fatto che la situazione si è arenata e lo stesso Burlando sembra disinteressarsi completamente del problema che è però fondamentale nello sviluppo del territorio savonese e della Liguria tutta” denuncia Garibaldi.
“Con l’interrogazione ho voluto rimarcare la necessità di una presa di posizione forte in questo senso – conclude l’esponente del Pdl – non è più il tempo di tergiversare ma di agire. Purtroppo però anche in quest’occasione la Giunta Regionale non è stata in grado, attraverso la risposta dell’Assessore Briano, di dare soluzioni concrete ed esaustive e di individuare un percorso proficuo da seguire mostrando tutte le sue debolezze sotto il profilo della pianificazione e programmazione del territorio”.