Comitato Ambiente Salute Valbormida: “No alla centrale a biomasse a Cairo”

Ferrania Cairo

Cairo Montenotte. Maria Sofia Sterzi, portavoce del Comitato Ambiente Salute Valbormida, dice “no” al progetto che prevede la realizzazione di una centrale a biomasse a Cairo Montenotte, nel sito di Ferrania, mostrando dati che “parlano”, per quella zona, di un inquinamento da polvere sottili già altissimo e, dunque, pericoloso per la salute dei cittadini.

“Lanciamo un appello al Sindaco di Cairo Montenotte, Fulvio Briano, ed al Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, affinché questo progetto venga definitivamente abbandonato, in quanto la sua realizzazione comporterà un aggravamento delle condizioni sanitarie dei cittadini di Cairo e di tutta la Valle Bormida – fa sapere Sterzi -. Ai lavoratori Ferrania chiediamo di unirsi a noi per chiedere posti di lavoro in industrie a basso impatto ambientale e la ricollocazione, nel variegato panorama economico della Valbormida e dei territori limitrofi, di tutti i 225 lavoratori per cui è stata chiesta la mobilità. Un posto di lavoro per tutti i lavoratori Ferrania per dire basta al ricatto di chi vuole scambiare posti di lavoro con impianti ad alto impatto ambientale che produrranno solamente benefici per i loro promotori, ostacolando la riqualificazione di un territorio che ha già pagato, in passato, un caro prezzo per un modello di sviluppo altamente inquinante, oggi purtroppo riproposto”.

Ecco i dati che preoccupano il Comitato: “I dati sull’inquinamento atmosferico, registrati nel 2010 dalla centralina di Cairo, evidenziano come l’aria respirata dai cittadini presenti una concentrazione di inquinanti superiore ai limiti fissati dalla normativa vigente. Con riferimento alle polveri sottili, le Direttive Europee ed il Decreto Ministeriale n° 60/2002 esprimono chiaramente che: in un anno i giorni in cui, la media giornaliera supera il valore limite di 50 micro grammi al metro cubo, non devono essere più di 35. L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia limiti più restrittivi indicando un numero massimo di superi pari a 3 giorni all’anno. La centralina di Cairo Montenotte ha misurato da gennaio ad ottobre 2010, già 49 giorni con valori superiori al limite stabilito dal Decreto Ministeriale e mancano ancora due mesi alla fine dell’anno. Gli sforamenti si sono registrati anche nei mesi estivi”.

“Nel 2006 i superi sono stati 67, nel 2007 48 giorni, nel 2009 46 giorni. Si registrano, inoltre, giorni dove la media giornaliera è superiore a 100 – 150 microgrammi al mc. La Comunità scientifica è concorde nell’individuare le polveri sottili come uno dei principali fattori di rischio per numerose patologie tumorali e malattie dell’apparato cardio circolatorio e respiratorio, quindi, l’attuale situazione registrata a Cairo Montenotte richiederebbe interventi volti a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre il carico degli inquinanti. Diventano prioritari, per la salvaguardia della salute dei cittadini, la verifica ed il controllo delle emissioni atmosferiche industriali esistenti sul territorio, al fine di imporre il rispetto dei limiti di legge e garantire l’adozione delle migliori tecnologie disponibili per l’abbattimento dei fumi. Per quanto riguarda i nuovi insediamenti industriali si dovrebbero autorizzare solamente le attività a basso impatto ambientale, che non contribuiscano ad aumentare la concentrazione degli inquinanti oggi presenti in concentrazioni superiori ai limiti di legge. Sulla base di quanto sopra esposto la centrale a biomasse da 11,5 Mwe progettata nel sito Ferrania Technologies a Cairo Montenotte risulta non essere compatibile con l’attuale contesto ambientale, tenendo conto che tale tipo di impianto produrrà elevati quantitativi di polveri sottili (come dimostrato dalla letteratura scientifica nazionale ed internazionale) che andranno a peggiorare la già negativa situazione ad oggi registrata”.