Caccia, impugnata la legge ligure: soddisfazione dell’Enpa

Caccia

Savona. Soddisfazione è stata espressa dalla protezione animale savonese per la decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare tre leggi sulla caccia delle Regioni Liguria, Lombardia e Toscana, considerate  in contrasto con la normativa nazionale o con quella europea.

“Il Consiglio regionale ligure si avvia a registrare l’ennesima bocciatura sulla caccia, reo di essere troppo accondiscendente alle pretese, anche le più estreme e, come dimostrato, illegali, delle associazioni venatorie. La legge consente di abbattere migliaia di piccoli uccelli nel momento in cui, dopo una faticosa giornata di migrazione, si dirigono verso terra per cercare un posatoio dove riposare e dormire. Una legge non per la caccia ma a favore della caccia più estrema, voluta da una frangia minoritaria e talebana di una categoria in progressiva e costante diminuzione, a fronte di una maggioranza di italiani sempre più crescente di fautori della totale abolizione di una pratica sanguinaria, come dimostra il recente sondaggio IPSOS commissionato dal ministro del turismo. Un grazie da tutti gli animalisti ai politici che, in seno al Consiglio dei Ministri, hanno sostenuto l’impugnazione: Brambilla, Prestigiacomo, Bondi, Fitto e La Russa” scrive in una nota l’Enpa.

“Si spera ora in un deciso intervento della Corte dei Conti, che faccia pagare di tasca propria ai 26 Consiglieri regionali che l’hanno votata, le ingenti spese di risorse e personale impiegate dalla Regione per l’iter della legge, assieme alla multa milionaria che l’Unione Europea sta assegnando alla Liguria per aver illecitamente permesso dal 1994 al 2006 la caccia in deroga allo storno (ed al fringuello) che, assurdamente, il Consigliere Bruzzone e compagni stanno nuovamente tentando di reintrodurre” ha concluso la Protezione animale savonese.