Cronaca

Altro rinvio per Tomaso, la mamma: “Solleciteremo ancora l’ambasciata”

Tomaso Bruno ed Elisabetta

India. Ancora una battuta d’arresto nel processo che, in India, vede imputati Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, i due giovani italiani accusati dell’omicidio del loro compagno di viaggio Francesco Montis. Questa mattina infatti, a Varanasi, c’è stato un nuovo rinvio dell’udienza perché il sesto testimone dell’accusa, il tassista che accompagnò Montis all’ospedale, é ancora malato. Le altre persone chiamate a testimoniare in aula, gli agenti di Polizia, invece erano in servizio altrove.

Il risultato è stato quindi l’ennesimo rinvio del processo, ma i genitori di Tomaso non si perdono d’animo e la madre del giovane, Marina Maurizio, annuncia: “Lunedì chiameremo l’Ambasciata, per sollecitare i funzionari a chiedere il rispetto di quanto ordinato dalla Corte Suprema dell’India per chiudere in tempi brevi. In questo modo non si può più continuare. Speriamo che intervengano presso il Ministro degli Esteri che, a parte scrivere e fare proclami, quando l’associazione ‘Alziamo la Voce’ organizza qualche manifestazione, è latitante”.

“A noi non hanno mai scritto due righe, e intanto due ragazzi sono in carcere da quasi 10 mesi” aggiunge la mamma di Tomaso. L’ultima udienza svolta è quella di giovedì 18 novembre ed il processo è stato aggiornato a lunedì 29. “A questo punto a poco ci servono le raccomandazioni dei nostri avvocati, che nell’ultima e-mail inviataci ci dicono di stare tranquilli e di non perdere la calma, che entro dicembre sarà finita l’audizione dei testimoni dell’accusa e che le prime tre settimane di Gennaio saranno a disposizione per i testi della difesa – spiega la madre di Tomaso -. Il Giudice continua a fissare le udienze giornalmente per ottemperare all’Ordinanza della Corte Suprema dell’India, i nostri avvocati sono regolarmente presenti, ma il Pubblico Ministero continua a mettere in atto la strategia del rinvio”.