Cronaca

Varazze, 8 giorni dopo l’alluvione: le scuole riaprono e si attendono notizie da Roma

Varazze - alluvione ottobre

Varazze, otto giorni dopo la disastrosa alluvione: le scuole riaprono, le strade si mostrano parzialmente ripulite, ma i disagi e la sensazione di insicurezza permangono. I pulmini hanno condotto sì i bimbi a scuola, ma percorrendo sentieri alternativi e, spesso, difficili. In particolare, quelli provenienti dalle frazioni, sono stati dirottati sulla statale per Pero e sulla provinciale per Campomarzio che, in questo modo, sono andate letteralmente in tilt a causa del traffico già “pressante” causato dalle auto e dai camion in circolazione.

“In effetti c’è stato qualche disagio, causato da code e rallentamenti derivanti da strade spesso strette o che presentano ancora qualche criticità, ma alla fine i pulmini sono giunti a scuola – dice il sindaco Giovanni Delfino mentre si appresta a salire sull’aereo che lo porterà a Roma dove si terrà un vertice in cui si discuterà della situazione in cui versa la cittadina rivierasca -. Le strade attorno alle scuole sono state completamente ripulite e gli alunni hanno avuto accesso facile alle aule. Per quanto riguarda invece le ordinanze di agombero, sono salite a quota 48, con altre sei persone che hanno dovuto lasciare la propria abitazione. Ciò che al momento preoccupa di più è la situazione dei rivi cittadini che si presentano sporchi e pieni di detriti, oltre che dei tombini intasati. Bisogna ristabilire al più presto un normale deflusso delle acque per evitare che future piogge, anche di normale intensità, creino qui un secondo alluvione”.

E, a proposito del vertice di oggi Delfino non usa mezzi termini: “O ci danno i soldi o fanno smettere di piovere”.