India. I rinvii, nell’ambito del processo che vede imputati per omicidio l’albenganese Tomaso Bruno e l’amica Elisabetta Boncompagni, sono all’ordine del giorno. E’ accaduto anche per l’udienza prevista per oggi, dal momento che coincide con uno sciopero di tre giorni degli avvocati. Come se non bastasse poi, il 18 ottobre in India si celebra una festa religiosa, dunque il dibattimento è stato rimandato al 20.
Un processo dal percorso estenuante, costellato da continui ostacoli e rallentamenti. I genitori di Tomaso, che sono partiti alla volta di Varanasi, non possono più nascondere la frustrazione e il profondo senso di ingiustizia: “Vogliamo solo che ai ragazzi venga data la possibilità di difendersi, come accade in ogni Paese del mondo”, dicono. Ma, a quanto pare, non in India.