Vado Ligure. “Non riusciamo ancora a capacitarci di quello che è accaduto. Nostro figlio è un ragazzo d’oro e non ha mai dato alcun problema. Abbiamo saputo del suo arresto solo nel pomeriggio perché Stefano aveva deciso di trascorrere la nottata a Carcare con la fidanzata. Per noi è stato un choc inimmaginabile”. Sono queste le poche parole pronunciate da Maria Teresa Abrate, assessore ai servizi sociali in Comune a Vado e funzionaria della Carisa, e Floriano Ferrando, informatico, i genitori di Stefano, lo studente ventunenne di pedagogia arrestato per aver abusato sessualmente della sorellina di due anni della fidanzata.
L’assessore vadese e il marito non sono riusciti ad incontrare il figlio, arrestato nella tarda serata di venerdì, che è stato chiuso in isolamento nel carcere di Marassi a Genova. Il giovane, che almeno dieci volte in un mese avrebbe abusato della sorellina della fidanzata, nella casa di lei a Carcare, ora attende l’interrogatorio di convalida dell’arresto previsto per domani o al più tardi per martedì prossimo.
A coordinare le indagini dei carabinieri di Carcare e di Cairo Montenotte (la paura è che il ragazzo possa aver abusato di altri bimbi) è il pm Danilo Ceccarelli che chiederà la convalida dell’arresto. Nel frattempo quindi si scava nel passato dello studente di Vado Ligure che avrebbe accudito altri bambini come baby sitter, per pagarsi gli studi universitari. Gli inquirenti vogliono capire se vi siano stati casi analoghi a quello scoperto dalla madre della bimba. Stefano Ferrando, al momento, comunque ha confessato di aver avuto un atteggiamento perverso solo nei confronti della sorellina della sua fidanzata.
Il 21enne mentre confessava ai carabinieri quello che aveva fatto, in lacrime, ha detto di essersi reso conto di aver fatto “una cosa gravissima che non ha giustificazioni” e ha chiesto aiuto: “Vi prego aiutatemi. Voglio essere curato. Non ho saputo trattenere la forte attrazione per quella bambina”. Il giovane, dalla fedina penale immacolata, considerato un ragazzo modello ed appartenente ad una famiglia stimata, si rende perfettamente conto della gravità di quanto ha commesso. E chiede perdono. Ma ieri sera quando è stato colto in flagrante dalla madre della piccola che lo sospettava di aver abusato della figlia, ha rischiato di essere linciato.
Incredulità è stata espressa anche dal sindaco di Vado Attilio Caviglia: “Non riesco ancora a credere a questa storia. La sua famiglia è perfetta e lui non ha mai dato alcun tipo di problema. Dal punto di vista umano comunque sono vicino a entrambe le famiglie”.