Savona. E’ iniziata alle 6,30 di mattina la giornata d’orrore che si è conclusa con l’uccisione del piccolo Andrea. Si fanno più nitidi i contorni dell’infanticidio che ha sconvolto Savona, attraverso la ricostruzione effettuata dal pm Danilo Ceccarelli. Elisabetta Bertolotto avrebbe dovuto portare il suo figlioletto in una struttura specializzata nella città della torretta, per affidarlo probabilmente alle cure di un logopedista: aveva appuntamento alle 11,15. Ma lì non è andata. Il marito, Mauro Quagliati, invece, si è recato nello studio specialistico e, irrequieto, ha continuato a chiamare la moglie sul telefonino. Senza alcuna risposta.
E’ stata invece lei a fargli una telefonata. Intorno alle 14 la madre di suo figlio lo ha chiamato e lo ha fulminato con una frase unica e secca: “L’ho ucciso”. La terrificante verità è stata a lungo un dubbio per l’uomo, che non riusciva a credere a quelle parole. Si è precipitato sulla strada per San Bartolomeo del Bosco, dove ha trovato la realtà che lo ha annientato. Il bambino era inerte nell’abitacolo della macchina. Il padre lo ha estratto dall’auto e lo ha portato in strada, sperando in una possibilità di rianimazione, pensando ad un incidente stradale e ha dato l’allarme.
Elisabetta Bertolotto era lì e, all’arrivo dei poliziotti, non ha avuto reticenze. Ha confessato subito: “Ho ammazzato mio figlio”. Il racconto lo ha poi confermato in fase di interrogatorio in Questura e all’ospedale San Paolo, dove è stata ricoverata, piantonata dai poliziotti. Il suo stato confusionale era e continua ad essere totale. Non si è ancora resa conto della portata dell’estremo gesto compiuto, dicono gli esperti che ne seguono le reazioni psicologiche.
Omicidio volontario aggravato dal legame di parentela. Questo il reato di cui dovrà rispondere di fronte alla giustizia, mentre la magistratura sta completando il quadro investigativo. I dettagli sulla morte del piccolo di tre anni saranno noti domani, con l’esito dell’esame autoptico che il professor Ventura di Genova eseguirà sulla salma. La madre trentaseienne ha strangolato il bimbo, soffocandolo in pochi secondi. Secondo i primi accertamenti, si ipotizza che la morte potrebbe risalire al mattino, in un’ora compresa tra le 9 e le 10. Domani è in programma l’interrogatorio della donna da parte del gup Barbara Romano per la convalida dell’arresto.





