Savona. Lo scorso maggio è stato rinviato a giudizio per l’accusa di concussione. Si tratta di E.F., 51enne architetto albisolese, responsabile dell’area tecnica del Comune di Cairo Montenotte, che secondo il quadro accusatorio, in cambio di agevolazioni nell’assegnazione di alcuni appalti, aveva richiesto ad alcune ditte l’esecuzione di lavori privati all’interno della sua abitazione albisolese. Questa vicenda però, oltre che l’accusa di concussione, aveva fatto finire sul banco degli imputati l’architetto anche per l’accusa di minacce a pubblico ufficiale.
Secondo l’accusa infatti, quando l’architetto finì nel mirino della Procura, avrebbe minacciato il segretario comunale di Cairo e un agente della municipale promettendo loro che gliela avrebbe fatta pagare. Inoltre, sempre secondo gli inquirenti, l’imputato avrebbe chiesto all’impiegato e all’agente di poter vedere gli atti e gli avrebbe diffidati dal continuare a collaborare alle indagini su di lui. Accuse dalle quali l’architetto, difeso dall’avvocato Rosanna Rebagliati, questa mattina, è stato assolto, al termine del rito abbreviato, perché il fatto non sussite.
Il processo per l’accusa di concussione a suo carico prenderà invece il via il prossimo 24 gennaio. Tra gli episodi che gli vengono contestati quello relativo alla ditta “Franco Prato”, che ha vinto la gara per gli interventi relativi alla lottizzazione in località Peire, la quale ha svolto lavori per la pavimentazione della casa dell’archietto e per le rubinetterie e i sanitari pari a 40 mila euro.
Altri “lavori privati” per il giardino dell’architetto, sono stati eseguiti dalla ditta florovivaistica “Marco Rossi”, anche in questo caso per diverse migliaia di euro. Terzo episodio riguarda altri interventi di carattere elettrico da parte della “Electro Project”, nei confronti della quale l’imputato avrebbe esplicitamento chiesto l’acquisto di materiali per un costo di 2.160 euro.