Regione. L’assessore regionale alla Pubblica Istruzione Pippo Rossetti, in occasione della visita a Savona per l’inaugurazione della nuova area giochi al Prolungamento, è tornato a parlare della misura del Fondo Sociale Europeo di 3 milioni di euro che punta ad impiegare i precari riconosciuti dal decreto 68 del 2010 in diversi progetti di lavoro per sviluppare e migliorare l’insieme di tutto il progetto formativo scolastico.
“I tre milioni ci sono già perché sono del Fondo Sociale Europeo. Noi pensiamo che siano assolutamente sufficienti a coprire tutte le richieste che sono pervenute. Sulla Liguria sono circa sessanta e sono richieste che, se troveranno la disponibilità dei precari, potranno essere messe in atto. Quindi non è un problema economico ma è un problema di valutazione dei progetti e di sinergia che la Direzione scolastica regionale, e non la Regione, potrà fare. Questo perché il progetto è unico per la Liguria e sarà poi valutato dall’Unione Europea” spiega Rossetti.
“Sotto questo profilo credo che se i precari daranno la loro disponibilità sarà possibile dare loro soddisfazione e dare loro un lavoro. La misura infatti era finalizzata ad aumentare l’offerta educativa-formativa delle scuole, non quindi degli insegnanti in più, ma degli strumenti per l’integrazione per gli immigrati, per i ragazzi in difficoltà, per i disabili, per migliorare il rapporto scuola-territorio e quello scuola-lavoro per i più grandi. Credo che non ci sia assolutamente il rischio che non possano arrivare dei finanziamenti per il Comune e la provincia di Savona” aggiunge l’assessore regionale.
“La difficoltà della scuola nasce dal piano triennale voluto, secondo me, più da Tremonti che dal Ministro Gelmini. E’ evidente che dà una lettura economica alla politica scolastica, quindi abbiamo più allievi, meno docenti e più tempi pieni ma con un’organizzazione che non è più quella che avevano i miei figli che ora sono al liceo: putroppo l’insegnante unico alle elementari ha portato i suoi effetti. Inoltre abbiamo una difficoltà strutturale perché avremmo bisogno di opere pubbliche ingenti e le risorse non arriveranno il prossimo anno dallo Stato” prosegue Rossetti.
“Sotto questo profilo ancora una volta la professionalità e la caparbietà di molti insegnanti e dei dirigenti scolastici comporterà comunque la possibilità di dare un pò di speranza e di vedere che questa scuola, malgrado le difficoltà, riuscirà a dare i propri servizi. La misura della salvaprecari consente agli insegnanti di poter continuare ad avere un incarico annuale a tempo pieno e a stipendio pieno, ma anche alle scuole di poter fare dei progetti qualitativi e quantitativi a sostegno delle ordinarie attività scolastiche” conclude l’assessore alla Pubblica Istruzione.