Savona. C’è un’altra “squadra” che non molla mai al di fuori dei muri del Bacigalupo. E’ quella dei residenti della zona adiacente lo stadio savonese che, parallelamente alle partite del Savona Calcio per arrivare alla vetta della classifica di Lega Pro, “gioca” il suo personale match lontano dal campo in erba e all’interno delle aule giudiziarie.
Gli abitanti di via Cadorna e via Costacavalli – ben lungi dal rassegnarsi alla condizione di cittadini relegati dietro le cancellate costruite dal Comune in nome della sicurezza negli stadi – si sono riuniti in un comitato composto dai rappresentanti di una trentina di famiglie e hanno fatto ricorso al Tar per richiedere un risarcimento danni per una situazione che li costringerebbe a vivere una serie di disagi durante gli incontri “casalinghi” dei biancoblu. Una decisione che ha fatto sì che questo combattivo gruppo mettesse mano al proprio portafoglio e si affidasse a tre avvocati per portare le proprie istanze davanti al Tar.
Segno che i rimedi che la giunta Berruti ha deciso di adottare col famoso “kit” che dovrebbe facilitare la vita a chi vive qui, grazie a vari pass per i parcheggi e per l’accesso alla zona durante gli incontri calcistici, non ha dato i frutti sperati.