Varazze. La Rsu dei Cantieri Baglietto di Varazze, ieri, ha tenuto un incontro con i lavoratori. Scopo dell’assemblea sindacale era illustrare l’evoluzione della situazione a seguito selezione di Overmarine quale garante del concordato.
Tempi di inizio e termine dei lavori di ristrutturazione del cantiere di Varazze, stima degli investimenti necessari ed elenco di massima degli interventi previsti, organigramma del cantiere al termine della ristrutturazione, missione dei cantieri e modelli che si intendono realizzare in ogni sito produttivo e struttura commerciale ed eventuali accordi con agenzie di broker per la vendita delle imbarcazioni. Sono questi gli argomenti che la Rsu ritiene necessario che vengano approfonditi in occasione della presentazione del piano industriale che è stata fissata per il prossimo 20 ottobre.
“Per accelerare l’inizio degli interventi di ristrutturazione, riteniamo necessario presentare al più presto la denuncia di inizio attività (D.I.A.) al comune così da poter iniziare gli interventi appena terminata l’assemblea dei creditori. Si chiede inoltre di aprire un confronto per definire il maggior coinvolgimento possibile delle maestranze del cantiere nei lavori di ristrutturazione sia con compiti di organizzazione e sorveglianza, sia con accordi di prestiti temporanei dei lavoratori del cantiere alle aziende coinvolte nelle ristrutturazioni. Si chiede inoltre di stabilire un piano di azione che permetta la realizzazione, anche ricorrendo a strutture provvisorie dedicate, della commessa 10213 qualora si presentasse un armatore interessato all’acquisto” spiegano dalla Rsu del cantiere varazzino.
“Riteniamo necessario stabilire al più presto la struttura organizzativa che dovrà essere adottata nel cantiere così da poter individuare le figure professionali adeguate alle varie posizioni e procedere eventualmente alla formazione dei dipendenti qualora fosse necessaria una riqualificazione per ricoprire determinati ruoli” proseguono dall’assemblea che sulla “missione” dei cantieri osserva: “L’individuazione della missione produttiva e dei modelli da realizzare in ogni cantiere permetterà di stabilire un piano di realizzazione dei progetti e quindi di definire un percorso di rientro degli impiegati degli uffici tecnici dei vari cantieri”.
“L’assemblea ritiene necessario inoltre che il piano industriale approfondisca l’organizzazione della struttura commerciale a cui sarà affidata la vendita delle imbarcazioni. Il rilancio del cantiere non può infatti prescindere dalla ripresa delle vendite delle imbarcazioni. Overmarine vendeva imbarcazioni tramite Rodriguez Group che sta oggi uscendo da un periodo di crisi economica grazie ad un profondo piano di riorganizzazione e potrebbe non essere in grado di gestire il rilancio delle vendite dei marchi Baglietto e Cantieri di Pisa. Vorremmo quindi conoscere nel dettaglio le strategie che permetteranno al gruppo Overmarine-Baglietto di dotarsi di una struttura commerciale capace di intercettare la domanda di nuove imbarcazioni”.
I lavoratori chiedono inoltre che vengano accelerati il più possibile i tempi dell’assemblea dei creditori per arrivare rapidamente alla definitiva approvazione della società Overmarine quale futura proprietaria della Baglietto Snc. “Infine riteniamo doveroso sottolineare la necessità di coinvolgimento della Provincia di Savona per definire un percorso condiviso per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori in cassa integrazione che garantisca, ove necessario, la riqualificazione del personale in accordo con le professionalità individuate nell’organigramma del cantiere” aggiungono dalla Rsu.
Infine dai sindacati arriva una chiamata per la Provincia: “Il presidente Vaccarezza, nell’incontro avuto a fine marzo insieme al sindaco Delfino e al Presidente della regione Burlando, aveva assicurato piena disponibilità a incontrarsi e individuare percorsi condivisi. Da allora, nonstante numerosi solleciti da parte della RSU, non ci sono più stati incontri. Si chiede quindi che la Provincia attivi al più presto un tavolo di discussione che coinvolga le parti sociali, le istituzioni locali, la RSU e la nuova prorpietà per stabilire le azioni necessarie a ridurre l’impatto della crisi del cantiere sui lavoratori dello stabilimento di Varazze”.