Savona. Si è visto recapitare a casa, in Piemonte, la ricevuta di pagamento per un soggiorno nel residence “Villa delle Rose” di Noli che però non ha mai fatto. Insospettito è voluto andare più a fondo nella vicenda e si è messo in contatto con l’albergatore. E’ emerso che destinatario della fattura, A.R., non era realmente mai stato in vacanza a Noli e che qualcuno aveva soggiornato nel residence usando una patente falsa a lui intestata. In seguito alla denuncia presentata da A.R. i carabinieri hanno svolto alcuni accertamenti e risaliti ad un 51enne, L.S., il suo ex datore di lavoro.
L.S., già condannato in Cassazione a 10 anni per traffico internazionale di droga, è stato quindi accusato di sostituzione di persona e falsificazione di patente. Secondo la ricostruzione degli inquirenti infatti l’uomo, che nel periodo in cui fu usato il documento falso a Noli, l’agosto 2007, era latitante, avrebbe soggiornato nel residence sotto falsa identità. I dati per falsificare la patente, alla quale aveva aggiunto la sua foto, L.S. avrebbe potuto prenderli all’atto dell’assunzione nella sua azienda di A.R. (che nel processo si è costituito parte civile).
Oggi sono stati sentiti alcuni testimoni tra cui il gestore del residence di Noli e la parte civile. Il processo è stato poi rinviato al 22 ottobre prossimo per la discussione. Secondo il legale dell’imputato, l’avvocato Stefano Ponzone di Tortona, il suo assistito non avrebbe avuto motivo di falsificare il documento del suo ex dipendente e di utilizzare le sue generalità; in quel periodo infatti, in cui era latitante, stava utilizzando un passaporto falso greco e quindi aveva già una “nuova” identità.