Alassio. Roberto Socco, presidente di Sca, risponde in merito al depuratore ingauno, al primo cittadio di Andora Franco Floris . “Ancora una volta devo leggere continue esternazioni sulla depurazione delle acque reflue rilasciate dal Sindaco di Andora Floris. L’ultima riguarda i costi dell’ormai depennato Depuratore Ingauno. Incredibilmente Floris si domanda perchè si continui a parlare di una spesa per l’opera di oltre 140 milioni di euro invece di quella da lui conosciuta di euro 60. E’ alquanto strano che l’ex vice presidente della società non sia a conoscenza di quanto riportato nel disciplinare di gara dell’opera, ben leggibile nel sito www.depuratoreingauno.it“.
“Siccome dal 2003 al 2006 sono stato responsabile del project financing del depuratore alassino di Sant’Anna, la cui realizzazione è in dirittura d’arrivo, conosco bene le cifre di entrambi i progetti. Al di là di polemiche politiche non consone al mio ruolo in questo intervento, faccio presente che dividendo la cifra globale per la realizzazione del depuratore alassino – 20 milioni di euro – per il numero di utilizzatori (turisti compresi) la spesa pro capite è di euro 500,00 circa. Facendo analoga operazione con il famigerato complesso villanovese, abbiamo invece un’incidenza pro capite di euro 1.500,00 circa. Provare per credere, la matematica non è un’opinione. Credo che, come dice il proverbio, sbagliare sia umano ma perseverare diabolico”.
Il presidente di Sca entra poi nel dettaglio in merito alle cifre dell’investimento.
“Il valore presunto dell’investimento iniziale è pari a 57.286.200,00 € di cui: 52.078.363,64 € per lavori, servitù, acquisizioni, allacci elettrici e telefonici dei quali, presuntivamente, 2.083.134,55 € per oneri di sicurezza, questi ultimi non ribassabili; 2.603.918,18 € per indagini, progettazione, Studio Impatto Ambientale, coordinamento per la
sicurezza in fase di progettazione a carico del Socio Privato, ribassabili; 2.603.918,18 € per oneri da destinarsi a Depuratore Ingauno S.c.a r.l. ed alla Società per validazione, direzione lavori, misura e contabilità dei lavori, coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione, Alta Sorveglianza, collaudi, spese generali, etc., non ribassabili.”
“È previsto inoltre un investimento successivo di 17.500.000,00 € tra il 17° ed il 21° anno per la sostituzione
delle apparecchiature la cui vita utile è inferiore alla durata della gestione dei quali, presuntivamente, 700.000,00 € per oneri di sicurezza non ribassabili. L’appalto comprende inoltre 30 canoni annui di importo presuntivamente pari a 2.254.500,23 €, ciascuno per un totale presuntivamente pari a 67.635.006,90 € (senza tenere conto degli oneri finanziari). Senza tenere conto degli oneri finanziari, l’importo complessivo dell’appalto ammonta a €142.421.206,90” – ha concluso Roberto Socco.