Savona. Si è aperto questa mattina, in Tribunale a Savona, il processo a carico di I.A., 50 anni, di Savona, F.B., 61 anni, di Imperia, e A.N., 33 anni, di Savona, che devono rispondere, a vario titolo, dell’accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Secondo la tesi accusatoria i tre infatti erano coinvolti in un giro che sfruttava numerose ragazze brasiliane. I fatti risalirebbero al 2004-2005 e i nomi degli imputati erano venuti alla luce nell’ambito di una maxi operazione dei carabinieri anti-prostituzione denominata “Turn over”.
Secondo l’accusa i ruoli dei tre nell’organizzazione erano così suddivisi: la 50enne avrebbe anticipato il denaro per far arrivare in Italia dal Sudamerica le giovani, il 61enne invece avrebbe controllato e sfruttato le ragazze una volta arrivate in Riviera, fornendo loro le schede telefoniche, i preservativi e quanto gli serviva per “lavorare”, mentre invece il 33enne avrebbe favorito la prostituzione delle ragazze mettendo annunci sui giornali e mettendo loro a disposizione gli appartamenti dove ricevere i clienti.
Questa mattina, in aula, il Collegio dei giudici savonesi, ha deciso di nominare un perito per trascrivere alcune intercettazioni telefoniche che coinvolgono gli imputati. La nomina avverrà nell’udienza del 20 settembre prossimo e il processo riprenderà poi ad aprile 2011 quando il pubblico ministero e i giudici avranno appunto a disposizione il materiale fornito dal perito. Questa mattina sono comunque stati ascoltati alcuni testimoni tra cui una delle giovani brasiliane che erano costrette a prostituirsi.
La ragazza ha raccontato di essere stata contattata da un’amica che l’ha invitata a seguirla in Italia per lavorare. Una volta arrivata in Riviera la brasiliana era stata così coinvolta nel giro di prostituzione ed aveva iniziato a “vendersi” ad Andora e Imperia. Ogni settimana versava parte dei suoi guadagni a due persone: una delle quali, M.N. (che per questa storia ha già patteggiato), è lo zio di uno dei tre imputati.