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Provincia, depuratore ingauno: sì alla ricostituzione di capitale, dopo la liquidazione

SAvona - consiglio provinciale

Provincia. E’ stata approvata con il voto della maggioranza di Pdl-Lega e l’astensione di Pd e Udc la ricostituzione di capitale della società consortile per il depuratore ingauno. La discussione sul futuro della depurazione del ponente è stata al centro del Consiglio provinciale di oggi pomeriggio. L’altro punto previsto nell’ordine del giorno, ovvero le modifiche statutarie che erano state richieste nella competente commissione, è stato rinviato su richiesta del Pd per un esame più approfondito.

In relazione al processo già avviato dal Cda della società consortile verrà quindi nominato un liquidatore, che avrà il compito di esaminare lo stato patrimoniale e quindi presentare una relazione con il capitale necessario che bisognerà investire per la ricostituzione societaria e per affrontare i progetti futuri sul fronte della depurazione del ponente savonese.

Vista la scadenza imposta dalla Ue e anche dalla Regione Liguria per completare i processi di depurazione entro il 2015, l’attuale processo di liquidazione allunga certamente i tempi per arrivare ad un progetto condiviso. “Questo era un passaggio obbligato – afferma l’assessore provinciale Paolo Marson -. La depurazione delle acque nel ponente savonese significa mettere ordine in un Piano d’Ambito privo di un sistema integrato di servizio, e che preveda tutti gli aspetti tariffari che andranno ad incidere per la comunità. Il voto di oggi spero sia un primo segnale per ripartire e ragionare assieme su una soluzione concreta e sostenibile, nel più breve tempo possibile” conclude Marson.