Villanova D’Albenga. Immediata la replica del sindaco di Villanova D’Albenga Domenico Cassiano che ha risposto alle parole sferrate dal sindaco di Albenga Rosy Guarnieri.
“C’è rammarico per il ponente perchè il nostro territorio sta perdendo un’occasione importante, il comune di Villanova la sta perdendo, i sindaci ma soprattutto sono i cittadini quelli maggiormente danneggiati. Noi siamo gli unici senza un depuratore delle acque e prima o poi bisognerà trovare una soluzione”.
In merito alle parole del primo cittadino ingauno Rosy Guarnieri che ha sferrato al sindaco Cassiano quasi un attacco personale, il sindaco di Villanova ha replicato dicendo: “Sono contento che per la prima volta la Guarnieri si sia espressa sul tema e abbia finalmente detto la sua. Prima di oggi si è limitata ad associarsi a richieste e posizioni della Provincia e chiedere più tempo per analizzare le pratiche. Capisco che la questione del depuratore sia una faccenda complicata ma di acqua sotto i ponti ne è passata”.
“Per anni abbiamo lavorato per la costituzione della società, per anni abbiamo cercato un sito produttivo adatto, il consiglio di amministrazione ha messo poi in atto una gara e si è arrivati ad un’offerta. Non so quale futuro si prospetti ora per il ponente, sicuramente Villanova D’Albenga non rimarrà con le mani in mano. Il sito che è stato individuato nel nostro Comune per il depuratore da produttivo non può diventare improduttivo. Penseremo presto a un’altra destinazione d’uso”.
“Comunque non conosco marmellate amministrative, marmellate politiche nè a livello personale ne nel mio Comune. Il mio non è uno sfogo per progetti che non ho portato a termine, ma soltanto perchè credo che non si stia facendo il bene dei cittadini. Anzi credo che quando i cittadini albenganesi si accorgeranno delle problematiche legate all’assenza di un depuratore, dei danni al turismo, quando l’ingresso del cuneo salino arriverà nelle terre e quindi l’agricoltura pregiata della Piana verrà irrimediabilmente compromessa, allora si dovrà incominciare a coltivare le piante da frutto. La marmellata allora dovranno farla gli albenganesi e il sindaco”.