Bergeggi. Continua la rassegna del giovedì sera “Cinemare Bergeggi”. Il 22 luglio, alle 21,30, nella spiaggia libera di levante (adiacente ai bagni Maiorca) verrà proiettato il film “Alla Ricerca di Nemo” (Disney/Pixar 2003). Il pesciolino Nemo viene catturato da un sub nella Grande Barriera Corallina australiana e il padre parte alla sua ricerca.
“Passato, presente (e futuro) del cinema d’animazione si incontrarono per dar vita a forme epressive nuove ma non del tutto lontane dalla consolidata tradizione disneyana”. Così venne salutato il matrimonio tra Walt disney e Pixar, la casa americana che produce animazione computerizzata che già dal corto “Luzo Jr” rivelò qualcosa di imprevisto, cioè un’anima, allontanandosi dai prodotti Disney più classici.
Per “Alla ricerca di Nemo” uscito nelle nostre sale nel dicembre del 2003, i registi/soggettisti, consapevoli che il film d’animazione deve essere soprattutto magia, o meglio suscitare sogni e stimolare fantasia, scelsero una storia ambientata nella barriera corallina tra coloratissimi fiori acquatici e variegate specie ittiche. Giocarono con la superficie e nello stesso tempo con la profondità marina, luogo misterioso e inesplorato, abitato da creature che non si vedono e che possono essere quindi ‘disegnate’ nelle forme più strane. Per questo c’è stato un’esagerazione nelle tonalità forti e calde e l’elaborazione di una perfetta scenografica con una fauna animale in grado di umanizzarsi – nei movimenti e nelle mimiche facciali – come mai si era visto prima.
Ci sono degli umani presenti (il dentista che cattura Nemo dando avvio alla storia e la sua pestifera nipotina) ma vengono imbruttiti, apparendo, soprattutto la bimba, come un mostro famelico e distruttore, in coerenza con la valenza ecologista dell’opera, manifestata, in modo sottile e tagliente, attraverso sapide battute (come “tutti gli scarichi portano al mare”) e inequivocabili situazioni (ad es. “le mine che infestano i fondali”).
E tema tabù fino ad allora per Disney, c’è la malattia. La malformazione di Nemo (l’eroe del film) e della pesciolino Dory che colpisce per la sua dolcezza e la consapevolezza del suo stato. (Solo la tenerezza del rapporto con Marlin, è in grado di farle affrontare questo suo piccolo grande calvario e alla fine, quando Marlin sembra aver perso ogni speranza e abbandona la sua compagna di strada, in un suo toccante monologo Dory si rende conto che solo l’affetto per Marlin le aveva permesso di ricordare qualcosa per la prima volta in vita sua,ovvero l’indirizzo scritto sulla maschera da sub del “rapitore” di Nemo).
La pellicola, nel 2003, battè ogni record d’incassi nella storia del cinema d’animazione dell’epoca: 340 milioni di dollari a fronte dei 90 spesi, risollevando le sorti della Disney che da anni non sembrava incontrare più i favori del pubblico.
Alle 20,30, a cura della Compagnia Maniambulanti, inoltre ci sarà il laboratorio di costruzione aperto ai tutti i bimbi. “Mettendo insieme due spugne colorate, porose, impertinenti non sai mai cosa possa succedere” dichiara Daniela Carocci che con Roberta Agostini condurrà il laboratorio. Con spugne e altri oggetti aiuteranno i bimbi a creare i personaggi del film e ad immaginare altre avventure vissute da questo gruppo così bizzarro di amici”. Questo il programma del terzo degli otto appuntamenti che per tutta l’estate ci condurranno in un viaggio sopra e sotto ‘il grande blu’, per scoprire quante e quali vicende il mare sia in grado di intrecciare, svelare o nascondere. L’ingresso è grtuito.