Altre news

Savona, il consigliere Li Calzi interviene sulle ordinanze per la sicurezza

Comune di Savona

Savona. Il consigliere comunale e presidente della Commissione Sanità e Servizi Sociali del Comune di Savona, Pietro Li Calzi, è voluto intervenire a proposito delle ordinanze del sindaco Federico Berruti in tema di sicurezza. “Mettiamo subito in chiaro una cosa: Savona ha da sempre, nel proprio patrimonio genetico, le caratteristiche di città solidale ed inclusiva, che considera l’integrazione sociale come uno dei principali valori da preservare e consolidare” dice Li Calzi.

“Tuttavia dove sta scritto, mi chiedo, che una città con simili caratteristiche non possa e anzi, non debba, coniugare la propria profonda tradizione di città solidale con la necessità di essere anche città sicura per i propri cittadini? Da questo punto di vista non condivido affatto le critiche e le contestazioni che si sono levate verso le recenti ordinanze del sindaco, soprattutto perché provenienti da chi ben conosce la sensibilità del sindaco stesso e della sua maggioranza su queste tematiche” osserva il consigliere comunale.

“Mi chiedo ad esempio come sia possibile negare ciò che è così evidente a tutta la cittadinanza e cioè che in alcune aree pubbliche, come piazze e giardini, i bivacchi selvaggi con cani, borsoni e vettovaglie varie siano ormai diventati fenomeni permanenti che creano profondo degrado e disagio. Ed è proprio per contrastare simili fenomeni che si rende indispensabile l’azione dell’amministrazione comunale, non certamente per fare ‘accattonaggio politico’ né per conseguire ‘facili consensi elettorali’, ma con il chiaro obiettivo di restituire ai cittadini la necessaria percezione di sicurezza, contribuendo nel contempo a mantenere nei savonesi quel profondo sentimento di solidarietà sociale che da sempre li contraddistingue” prosegue Li Calzi.

“Se è certamente vero che sia da evitare qualsiasi forma di allarmismo – per altro allo stato attuale non giustificato – è altrettanto vero che, per questo motivo, non ci si debba astenere dall’assumere quei provvedimenti che possano rispondere alle ripetute istanze dei cittadini in materia di disagio sociale e sicurezza. Il che non equivale affatto, per una maggioranza di centro sinistra, cercare ‘il consenso sociale seguendo le orme del centro destra’, né sposare ‘l’equazione povertà uguale delinquenza’ come è stato affermato. Al netto delle facili polemiche, non mi pare che sia questa la chiave di lettura delle recenti ordinanze” aggiunge Li Calzi.

“È vero invece che, in un quadro più complessivo, ci si debba avviare ad una svolta culturale e ad un cambio di prospettiva nell’affrontare il delicato problema della sicurezza, soprattutto di quella percepita. Ecco allora che, accanto alle misure più strettamente tecniche – per altro necessarie – occorre attuare un’opera di riqualificazione urbana, in modo che tutti gli spazi pubblici possano essere fruiti appieno e senza limitazioni dalla cittadinanza, concretizzando una sorta di ‘sorveglianza sociale’ che contribuisca a vincere la battaglia sull’insicurezza. In un simile contesto mi chiedo ancora chi e perché debba avere paura delle regole, intese come regole di convivenza civile” conclude il consigliere comunale savonese.