Santa Corona, Ciccardi: “La Uil non arretrerà nemmeno di un millimetro”

Girotondo Santa Corona - 08-02-08

Pietra Ligure. Proseguono le riflessioni sulla sorte dell’ospedale Santa corona di Pietra Ligure. Ad intervenire questa volta è Daniele ciccardi, segretario UIL:”sembra che il percorso di “ristrutturazione” dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure si ormai tracciato e ben chiaro e come purtroppo avevamo già paventato, si tratterebbe di operazioni di “chirurgia invasiva e demolente”.

“Questa Organizzazione Sindacale è esterrefatta dalla sufficienza con cui, chi dirige la ASL 2, decide il de profundis di questo o quel servizio e/o reparto, quasi si trattasse, appunto, di debellare un cancro; perché da quello che abbiamo letto pare proprio che quell’Ospedale, per qualcuno, sia divenuto un qualche cosa da eliminare a qualsiasi costo. Sappiano però, coloro che intendono percorrere quella sciagurata via, che la UIL FPL non ci sta e non sarà mai disposta ad accettare iniziative che, evidentemente, non vogliono migliorare quell’importantissimo e validissimo plesso ospedaliero, ma decretarne la definitiva rovina”

“Abbiamo già da tempo comunicato la nostra disponibilità, che confermiamo, a discutere di progetti seri che migliorino la ex Azienda Ospedaliera, che la modernizzino e la rendano ancora più attrattiva per la sanità, non solo del ponente di questa provincia, ma di e per tutta la provincia e non solo, però quello che abbiamo dovuto leggere non ci pare vada nella direzione da noi auspicata”.

“Riteniamo che, da sempre, questa UIL FPL, si sia chiaramente espressa su come e cosa vogliamo discutere in materia di sanità, cioè vere riforme e vere migliorie, ma non ci pare proprio che alcuni soggetti siano seriamente disponibili, forse i loro interessi sono diversi dai nostri, e lasciamo alla fantasia di chi legge immaginare quali. Sia chiaro a tutti, che questa Organizzazione Sindacale non arretrerà neppure di un millimetro, nel sostenere la causa di chi si è già visto “frodare” di gran parte delle sue sicurezze lavorative e di buona sanità, oltre non sarà, per noi, possibile discutere, se non dopo che ci siano stati proposti veri e tangibili segni di buona volontà e non”.