Bergeggi. E’ stato ufficialmente sottoscritto – alla presenza di Aldo Cosentino, Direttore Generale Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione per la Protezione della Natura; Renata Briano, Assessore all’Ambiente della Regione Liguria; Giampiero Sammuri, Presidente Federparchi – Europarc Italia; Marco Firpo, Delegato del Rettore dell’Università di Genova, Giancarlo Albertelli, Preside della facoltà di Scienze dell’Università di Genova e Roberto Costa, Coordinamento Regionale Aree Protette della Liguria – il protocollo d’intesa che istituisce la “Rete dei Parchi Marini in Liguria”, un network del quale fanno parte tutte le aree protette liguri, siano esse di istituzione nazionale, regionale o comunale: da Capo Mortola a Porto Venere, dall’Isola di Bergeggi alle Cinque Terre passando per Portofino.
Favorire e sostenere scambi di esperienze e conoscenze di tipo gestionale. Promuovere studi in campo ambientale marino per la tutela degli habitat e la loro gestione in termini di eco compatibilità e sostenibilità. Informare, sensibilizzare e comunicare al grande pubblico, alle popolazioni locali, agli attuali fruitori e alle future generazioni i valori che rendono il nostro mare un patrimonio naturale e culturale unico. Questi i tre assi fondamentali su cui si articolerà la nuova partnership che, facendo sistema e superando i tradizionali campanilismi, punta ad una gestione condivisa e partecipata del Mar Ligure, della sua biodiversità e delle sue risorse.
“La costituzione della Rete nasce dalla consapevolezza – sottolinea Sabrina Rolla, Area Marina Protetta Cinque Terre – che operare in termini di area vasta è ormai una necessità se davvero si vuole abbracciare un modello di gestione delle risorse ambientali che si dimostri vincente nel lungo periodo”.
“Bergeggi è l’ultima nata fra le AMP nazionali in territorio ligure e sta già svolgendo gran parte delle attività di gestione necessarie per l’“avviamento – ha affermato Simone Bava, Area Marina Protetta Isola di Bergeggi – Siamo certi che i fruitori apprezzeranno questo tentativo di “co-gestire” un ambiente tanto straordinario quanto soggetto a pressioni sempre più forti. I ‘cinque’ amministrando anche gran parte dei siti della ‘Rete Natura 2000’, esporteranno esperienza anche nei territori esterni ai confini dei parchi”
“L’unione fa la forza”. Come spesso accade, l’antica saggezza popolare indica la giusta via: cinque enti che condividono obbiettivi e finalità hanno per questo deciso di andare oltre i confini geografici e mettere a sistema le reciproche potenzialità per superare insieme le difficoltà. “In questo momento di forte crisi economica l’ambiente rischia, come già successo, di essere fortemente penalizzato – ha dichiarata Giorgio Fanciulli, Area Marina Protetta di Portofino -. La sinergia che si viene a creare fra questi parchi può diventare un elemento di maggiore peso per far ascoltare forte la voce di chi lavora e opera a favore di una gestione sostenibile del nostro territorio”.
“La Rete rappresenta un’importante punto di riferimento, specie per aree marine come quella di Porto Venere che sta vedendo la luce proprio in questi giorni – ha dichiarato Roberto Pomo, responsabile dell’Ufficio Parco – Insieme potremo proporre sul mercato un pacchetto in grado di coniugare eccellenze ambientali e turistiche”.