Savona. Il ministro dell’interno, Roberto Maroni, domani mattina, sarà a Savona per la firma, presso la sede della prefettura, del “Patto per la sicurezza per la Provincia di Savona”.
“Il Patto è stato proposto dalla Provincia in accordo con il Comune di Savona, le forze dell’ordine, la Prefettura e tutti i comuni costieri con più di 10 mila abitanti del Savonese: Alassio, Albenga, Albisola Superiore, Finale Ligure, Loano e Varazze” spiega Angelo Vaccarezza che precisa: “Questo patto mirato è mirato al contrasto dell’illegalità, della malavita, dell’immigrazione clandestina e di tutti quei reati che possono turbare l’ordine pubblico”.
“Una volta firmato il Patto partirà il lavoro di raccordo e di controllo tra le varie forze di polizia e, ogni sei mesi, sul territorio verrà fatta una verifica dello stato dei ‘lavori'” aggiunge il numero uno di palazzo Nervi che prosegue: “Noi come Provincia investiremo nel progetto 70 mila euro: 20 mila per la formazione del personale qualificato e 50 mila per l’acquisto di due mezzi idonei a pattugliare le zone del centro storico che saranno dati uno ai carabinieri e uno alla Questura”.
“La Provincia di Savona ha molto a cuore la sicurezza infatti abbiamo anche un piano di investimenti da 200 mila euro per portare avanti l’integrazione del servizio di videosorveglianza tra i comuni. “Infine ci tengo a ringraziare per il risultato che raggiungeremo domani con la firma di questo patto il Prefetto Sammartino per l’impulso che ha dato a questo progetto ma anche la dottoressa Frediani insieme alla quale erano state gettate le basi di questa firma” aggiunge il presidente della Provincia. Come sindaco di Loano invece Vaccarezza aggiunge: “Se avessimo le mani meno legate e potessimo spendere di più, soprattutto sulla sicurezza potremmo fare moltissimo”.
“Domani mattina discuteremo del patto in giunta – ha commentato appena appresa la notizia, Federico Berruti, sindaco di Savona – qui in provincia tutti stiamo lavorando con grande impegno, spero però che il governo venga in aiuto alle istituzioni locali dando qualche risorsa in più per sostenere i nuovi compiti a carico delle istituzioni previsti dal patto”.