Regione. Nessun accordo per la proroga della cassa integrazione per i lavoratori di Ferrania. L’azienda si è voluta prendere qualche giorno di tempo per espletare alcune verifiche giuridiche sulla richiesta di proroga delle misure di ammortizzatori sociali senza tuttavia azzerare completamente la procedura di messa in mobilità che riguarda 225 dipendenti del sito cairese. E’ quanto è emerso questo pomeriggio al termine dell’incontro che si è svolto in Regione alla presenza dei funzionari dell’ente regionale, dell’assessore provinciale Giorgio Garra, dell’Unione Industriali della Provincia di Savona, dei sindacati di categoria e dell’amministratore delegato di Ferrania Giuseppe Cortesi. La procedura di mobilità ha infatti bisogno di 65 giorni affinchè possa diventare operativa, al momento ne sono trascorsi 45.
Per le organizzazioni sindacali di categoria l’atteggiamento odierno dell’azienda è stato interpretato come ambiguo, rimandando chiarimenti al prossimo incontro nel quale si spera possa arrivare la firma tra le parti per la cassa integrazione.
“Tra l’altro è stata cancellata dal governo la legge 146, che consentiva a Ferrania Solis di chiedere fondi agevolati dalla Cassa Depositi e Prestiti per progetti di innovazione tecnologica, nello specifico il fotovoltaico – affermano i sindacati -. Rimaniamo del parere che sia meglio cercare partner del territorio per favorire un percorso di rilancio”.
