Savona. La decisione era già nell’aria quando il sostituto procuratore Ubaldo Pelosi aveva notificato l’avviso di conclusione delle indagini ma, adesso, è stata messa nero su bianco. Per Marco Francesco Virgilli, il tabaccaio di 34 anni finito in manette per l’omicidio di Francesca Bova, la ragazza-madre uccisa nella cantina di casa sua, nel condominio “Gardenia”, a Borghetto, lo scorso 7 gennaio, il pm ha infatti formulato la richiesta di rinvio a giudizio.
Francesco Virgilli, difeso dai legali Andrea Carminati e Luca Siccardi, dovrà quindi comparire davanti al gup del Tribunale di Savona per l’udienza preliminare durante la quale dovrà rispondere dell’accusa di omicidio premeditato (in un primo momento gli era stato contestato l’omicidio volontario ma, in un secondo momento, il pm Pelosi ha modificato il capo d’imputazione). Il tabaccaio è accusato anche di porto abusivo di arma da fuoco.



