Albenga. Una grande manifestazione pro-Tomaso ed Elisabetta, con tanto di musica e concerti di band regionali e nazionali. Una corsa contro il tempo per dare vita ad un’iniziativa che serva a raccogliere fondi per il 27enne albenganese rinchiuso da ormai quattro mesi, insieme alla sua amica torinese, nel carcere indiano di Varanasi con la pesante accusa di omicidio.
E’ passato poco tempo dall’annuncio lanciato “via Facebook” da Carlo Geddo, uno dei tanti amici che in questo momento difficile si sono stretti attorno a Tomaso e alla sua famiglia, ed ecco che, in pochi giorni, i propositi stanno diventando realtà. Il Comune di Albenga pare infatti intenzionato a dare la propria disponibilità ad ospitare la manifestazione “lanciata” online e ha messo a disposizione degli organizzatori piazza San Michele. L’appuntamento sarà probabilmente per il 30 giugno, a partire dal pomeriggio e fino a tarda sera, con un susseguirsi di spettacoli e concerti che, virtualmente, vogliono raggiungere la lontana India.
“Ieri abbiamo incontrato uno dei rappresentanti dell’amministrazione comunale ingauna, Massimiliano Nucera, che si è subito mostrato disponibilissimo ad accettare la nostra proposta – dice Geddo – e ha proposto come location la piazza antistante il municipio. Nel frattempo noi ci stiamo costituendo in associazione per poter così raccogliere i fondi da destinare alle famiglie di Tomaso ed Elisabetta in questo momento di difficoltà. L’associazione si chiamerà probabilmente ‘Associazione pro-Tomaso ed Elisabetta’, abbiamo già pronto lo statuto che abbiamo sottoposto al notaio. Ovviamente, nel corso della manifestazione del 30 giugno, non vi sarà un biglietto d’ingresso, ma ognuno potrà dare il proprio contributo economico, partecipando ai giochi che stiamo allestendo e ‘consumando’ ai chioschetti ‘muniti’ per l’occasione di cibo e bevande. Abbiamo richieste di partecipazione da parte di una quarantina di band provenienti da tutta Italia e non escludiamo la partecipazione di noti comici o personaggi comunque famosi a livello nazionale. Il tutto per aiutare Tomaso ed Elisabetta, ingiustamente detenuti in un carcere indiano. Non potevamo più stare con le mani in mano. Questo è il nostro piccolo contributo”. Il “sì” ufficiale dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.
Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni sono stati arrestati lo scorso 4 febbraio in India per la morte del proprio compagno di viaggio Francesco Montis. Gli inquirenti parlano infatti di un triangolo amoroso sfociato in un omicidio passionale, mentre per la difesa si tratta di morte naturale. Anche i genitori della vittima hanno più volte detto che Francesco soffriva da tempo di una grave insufficienza respiratoria. I continui rinvii delle udienze stanno però allungando i tempi della permanenza in carcere dei due ragazzi.