Circo a Savona, Enpa: “No a queste crudeli esibizioni”

Circo Orfei

Savona. Diseducativi e crudeli: così l’Enpa savonese definisce i circhi che sfruttano le esibizioni di animali “sottratti” ai loro ambienti naturali e costretti ad obbedire ai loro domatori. A scatenare le proteste degli animalisti savonesi è l’arrivo in città del Circo Orfei.

“Come se non bastassero le numerose emergenze animali di questa stagione – si legge in una nota dell’Enpa – domani arriva a Savona il circo Viviana Orfei, al quale il Comune di Savona ha concesso il permesso di esibizione con animali. Il circo è uno spettacolo meraviglioso, per i giocolieri ed i trapezisti, i saltimbanchi ed i clown, ma non per i domatori, che usano leoni e tigri, elefanti e zebre, in esercizi e ambienti estranei alla loro natura. Andarli a vedere significa accettare le condizioni in cui questi animali sono detenuti e trattati. Molto meno, perpetrato a danno di un cane, farebbe inorridire ogni entusiasta spettatore del circo”.

“Nella provincia di Savona – fanno sapere gli animalisti – il divieto di impiegare animali in spettacoli  vige, a mezzo di specifica ordinanza elaborata e proposta dall’Enpa, ad Alassio, Albisola Superiore, Celle, Loano, Noli, Piana Crixia,  Pietra Ligure, Quiliano, Stella e Toirano. Presso tutti i Comuni è inoltre stato presentato da tempo un Regolamento Comunale per la tutela degli animali che contiene precise disposizioni in materia, già in vigore a Urbe, Stella, Cosseria, Spotorno e Boissano. A Savona abbiamo ripetutamente proposto di emanare tali norme, per impedire l’accesso ai circhi con animali ma, fino ad oggi, il Comune non ha neppure risposto. Abbiamo inoltre chiesto alle scuole di non portare gli scolari al circo ed estende l’invito ad ogni genitore. Sarà infatti solo l’assenza di spettatori che indurrà i circhi a non tenere animali e lo Stato a negare gli ingenti contributi che ora fornisce loro”.

“A chi si lamenta della nostra posizione e dei Comuni amici degli animali sfruttati nei circhi l’associazione ricorda i frequenti documentari televisivi che illustrano la loro vita con immagini e spiegazioni esaurienti e che dimostrano, a chi ha un minimo di sensibilità, che i leoni non amano saltare nel cerchio di fuoco, gli elefanti non viaggiano contenti in gabbia lungo le autostrade europee e gli ippopotami vivono nei fiumi africani, non in un vasche da bagno con le sbarre; e che osservarli in tali condizioni è diseducativo ed egoistico”.