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Cairo, Andrea Bartali: “Basso esempio positivo, può vincere il Tour”

andrea bartali

Cairo M. Il via della prima tappa del Giro d’Italia Dilettanti a Cairo Montenotte è stata l’occasione per parlare della riscoperta del ciclismo d’altri tempi, nello spirito, nei valori etici e nella voglia di gruppo tra i corridori della kermesse che si è radunata nella cittadina della Val Bormida per il “Giro Bio”.

“Questa manifestazione è un esempio positivo di come il ciclismo possa tornare al 100% nel cuore della gente e dei tanti tifosi di questo sport – ha detto Luigi Agnolin, membro dell’associazione dilettantistica “Giro Bio” -. Lo sforzo di mettere alle spalle il passato e guardare al futuro, ad un sport faticoso e difficile ma che deve essere pulito, deve essere fatto con il contributo di tutti, promuovendo i valori del viver civile e dello stare assieme, al di là dei risultati sportivi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda dell’ex arbitro di calcio anche il figlio del grande Gino Bartali, Andrea, che così ha parlato del significato di questo evento sportivo: “Oggi più che mai c’è la voglia di riscoprire il ciclismo di un tempo, i suoi valori etici e la necessità di far girare e pieno ritmo, testa, gambe e cuore. Credo che ormai le scorciatoie chimiche non siano più accettabili, nella consapevolezza che le vittorie ed i risultati bisogna costruirli con le proprie forze”.

Andrea Bartali ha commentato anche il ritorno al successo di Ivan Basso al Giro d’Italia: “Basso è senz’altro un esempio positivo in quanto ha capito di aver sbagliato e ha saputo rialzarsi e tornare in sella a vincere da vero campione. E’ un segnale, la dimostrazione di un atleta che ha sofferto e che ha voluto a tutti i costi reagire, dimostrando che è nella sconfitta che un vero campipne trova l’energia di tornare ai massimi livelli. Sono convinto che abbia tutte le caratteristiche per vincere anche il Tour de France”.