Varazze. Quello che si sta delineando a Varazze è un vero e proprio scontro tra amministrazione comunale e le associazioni di categoria di Ascom e albergatori. Al centro della disputa la questione di Palazzo Beato Jacopo, sede delle rappresentanze di commercianti e albergatori.
“Questa struttura è la base per la promozione del territorio e la ricettività turistica, come afferma anche l’amministrazione provinciale di Savona. Precedenti amministrazioni comunali avevano visto lungo nel creare una sinergia tra Iat (ufficio locale di promozione turistica) e associazioni di categoria no profit del turismo e Ufficio turistico comunale a costo zero per l’Ente pubblico.
La possibilità di uno sfratto per le associazioni di categoria in vista della scadenza del contratto per l’uso dello storico immobile non è gradita ai diretti interessati, contrari, ovviamente, al progetto di privatizzazione previsto dal Comune: “Le soluzioni alternative di altre sedi, a questo punto, semplicemente non ci interessano” dicono Ascom e albergatori al termine di un incontro con lo stesso sindaco Giovanni Delfino.
La polemica tra Comune, Ascom e albergatori ha investito anche le manifestazioni estive: “Siamo rimasti sconcertati che nel programma non vi sia cenno alla Città delle Donne, pur avendolo concordato con l’assessorato al turismo. Ciò mentre i “Cento eventi” dell’estate comprendano esibizioni di interpreti femminili di qualità in vari settori che invece avrebbero potuto richiamare il famoso marchio che ha rappresentato per anni il nostro autentico veicolo promozionale, oltre che l’immagine turistica della città”.
“Nel settore turistico-commerciali si sono persi 300 posti di lavoro, altro che questioni personali come dice il Comune… – proseguono Ascom e alberagtori -. Se il Comune di Varazze intende abbassare il livello della discussione a piccoli screzi e ripicche, rivela soltanto di non essere in grado di isolare e affrontare seriamente i problemi di stringente attualità. Da tempo affermiamo che l’economia turistica non debba essere confusa con le manifestazioni di promozione. Come abbiamo più volte ribadito, c’è bisogno di risposte precise sulla questione dehors; sul senso unico sull’Aurelia al termine dei lavori su ponte Teiro; sull’Aurelia bis nel quartiere Solaro; sullo spostamento del mercato del sabato sul litorale”.
“Infine ci chiediamo dove siano finiti i famosi cartelloni interattivi di informazione turistica, e pure la famosa insegna sulla Via Aurelia indicante l’ufficio turismo. Per un pò abbiamo pazientato. Ora il tempo delle promesse è finito. Lasciando solo delusione e incompetenza” conclude la dura nota di Ascom e albergatori di Varazze.